Trump e i suoi alleati contro Harry e Meghan: la verità sui titoli reali come arma politica

critiche ai duchi di sussex

Le recenti affermazioni riguardanti il comportamento di Harry e Meghan suscitano un ampio dibattito. Nile Gardiner, noto membro del think tank pro-Trump ‘Project 2025’, ha espresso preoccupazioni circa l’uso dei loro titoli reali per sostenere convinzioni politiche. Secondo Gardiner, la critica dei Sussex alla decisione di Meta di eliminare il fact-checking sui social media rappresenta una questione di carattere politico.

l’inappropriato utilizzo dei titoli reali

Gardiner ha definito l’intervento della coppia come “estremamente inappropriato”, sottolineando che due individui che si presentano come “duca e duchessa del Sussex” non dovrebbero interferire in questioni così delicate. Questo approccio, secondo lui, aumenta le tensioni tra coloro che credono che Harry debba tornare nel Regno Unito, qualora avesse fornito informazioni false sulla sua richiesta di visto americano.

accuse alla fondazione archewell

La fondazione Archewell, gestita dalla coppia, ha accusato Meta di mancare di “integrità” e di essere “profondamente ingannevole”. Gardiner ha esaminato questa dichiarazione come chiaramente politica, sostenendo che la coppia sta utilizzando i propri titoli per promuovere attivamente le proprie cause.

violare la neutralità della monarchia

Il membro del think tank ha affermato che è “altamente inappropriato” per i membri della famiglia reale coinvolgersi in questioni politiche. Tale comportamento, secondo Gardiner, mina la tradizionale neutralità delle figure reali. La dichiarazione dei Sussex, piuttosto che un invito al dialogo, è stata considerata una vera e propria invettiva politica, amplificando l’interesse pubblico per il loro coinvolgimento in attività politiche.

questioni legate all’immigrazione

Un tema delicato è quello della richiesta di visto del principe Harry, poiché non ha rivelato il suo passato consumo di sostanze. La normativa prevede che i richiedenti debbano specificare le proprie abitudini in merito all’uso di stupefacenti, il che potrebbe portare a un potenziale rifiuto della domanda. La Heritage Foundation ipotizza che Harry abbia mentito riguardo ai suoi documenti o che abbia beneficiato di un trattamento di favore durante l’amministrazione Biden, situazione soggetta ad approfondimenti legali.