L’atteso ritorno di ‘Acab’ segna un’importante evoluzione nel panorama della narrazione televisiva, dopo un percorso iniziato 13 anni fa con il film omonimo diretto da Stefano Sollima. La nuova serie, disponibile su Netflix dal 15 gennaio, introduce uno spunto innovativo con l’ingresso di una figura femminile nel corpo di polizia.
l’introduzione di un nuovo personaggio
Nel nuovo reparto mobile, il personaggio di Marta, interpretato da Valentina Bellè, si distingue per la sua complessità. La celere ha recentemente aperto le porte alle donne, e Betchè ha dichiarato di avvertire una responsabilità maggiore nel rappresentare una minoranza all’interno di questo ambito professionale.
la complessità del personaggio di marta
L’attrice spiega che nel ruolo di Marta è stata progettata una figura che tolga elementi di femminilità, riconoscendo le sfide interne del personaggio. Marta è caratterizzata da una profonda fragilità dovuta a una relazione problematica e violenta. La sua decisione di adottare un atteggiamento maschile deriva dalla percezione che il femminile possa rappresentare una debolezza.
l’ambiente di lavoro
La realizzazione delle sue dinamiche ha portato Marta a trovare una protezione in un contesto considerato testosteronico e violento. L’attrice ha trovato stimolante esplorare il tema della violenza, un aspetto che spinge alla riflessione, anche se ammette di non aver trovato tutte le risposte desiderate.
frasi significative
La Bellè riassume le sue impressioni affermando: “Ho accettato questo ruolo proprio perché la violenza mi affascina. La disprezzo, non mi piace ‘starci dentro’, ma sicuramente mi sono posta più domande rispetto a quelle che ho potuto risolvere.”