Negli ultimi giorni, le autorità hanno intensificato le indagini su una grave aggressione sessuale collettiva avvenuta a Milano durante i festeggiamenti di Capodanno. Questa situazione ha sollevato un forte dibattito sulla sicurezza e il rispetto dei diritti delle donne.
iniziative e risposte delle autorità
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha definito tali eventi come “fatti assolutamente inaccettabili”. Le indagini in corso mirano a identificare sia le vittime, attualmente otto, sia i colpevoli di questo atto violento. Sono già state registrate tre denunce, di cui una proveniente da una studentessa belga, una da una giovane di Reggio Emilia e una da un’avvocata milanese.
Le forze di polizia hanno intensificato i controlli sul territorio. A tal fine, sono state aggiunte 748 nuove unità alla Questura di Milano, già durante i preparativi per i festeggiamenti di Capodanno. Complessivamente, 880 agenti sono stati dislocati per la sicurezza nella città, in particolare nelle aree di maggiore affluenza come piazza Duomo e le stazioni ferroviarie.
misure di sicurezza implementate
- Controllo di 2.745 persone con 50 allontanamenti in seguito a comportamenti sospetti.
- Identificazione di 14 individui denunciati per vilipendio della Repubblica.
- Fermati due ragazzi stranieri, subito rimpatriati.
un fenomeno preoccupante: la taharrush gamea
La taharrush gamea è un termine arabo che si riferisce a un fenomeno di violenza sessuale di gruppo, che nel recente passato ha scosso l’opinione pubblica. Tale pratiche, che hanno trovato ulteriore diffusione in occasioni di assembramento, non sono nuove e risalgono a episodi già avvenuti in contesti storici differenti, come nei festeggiamenti del 2016 a Colonia e oltre. La reporter Lara Logan ha portato alla luce situazioni simili avvenute a Piazza Tahrir durante le dimissioni di Hosni Mubarak, evidenziando la brutalità e la violenza con cui le donne vengono trattate.
Il ritorno della taharrush gamea al centro dell’attenzione pubblica solleva interrogativi e preoccupazioni sull’efficacia delle misure di sicurezza messe in atto dalle autorità e sull’urgente necessità di una strategia di prevenzione più robusta.