Le recenti dichiarazioni provenienti da Mosca fanno emergere un quadro di crescente tensione con l’Occidente, in particolare riguardo alla questione ucraina. La Russia, rappresentata dal consigliere del Cremlino, Nikolai Patrushev, ha ribadito l’intenzione di mantenere un dialogo esclusivo con gli Stati Uniti, escludendo qualsiasi coinvolgimento di Londra o Bruxelles.
putin e trump: nuove alleanze?
Vladimir Putin non mostra fiducia nell’Unione Europea e pone le sue speranze in un possibile incontro con Donald Trump, il presidente eletto degli Stati Uniti. Patrushev ha dichiarato in un’intervista che i colloqui sull’Ucraina dovrebbero avvenire unicamente tra Mosca e Washington, escludendo gli altri Paesi occidentali. L’affermazione di Patrushev è chiara: “Non abbiamo nulla di cui discutere con Londra o Bruxelles”. Inoltre, viene sottolineata l’assenza di un rappresentante autorevole nell’UE, capace di carteggiare la posizione di diverse nazioni, come Ungheria e Slovacchia, che cercano stabilità in Europa.
minacce sulla ucraina e la moldavia
Un aspetto preoccupante è l’affermazione di Patrushev riguardo alla possibilità che “l’Ucraina cessi di esistere come Stato quest’anno”. Durante lo stesso intervento, ha menzionato anche la Moldova, avvertendo che potrebbe essere annessa a un altro Stato o scomparire. Questo evento, se dovesse verificarsi, porterebbe a implicazioni geopolitiche rilevanti.
aspettative sul rapporto con trump
Nel contesto delle comunicazioni diplomatiche, Sergei Lavrov, il ministro degli Esteri russo, ha mostrato ottimismo verso le intenzioni di Trump di risolvere rapidamente il conflitto ucraino. Le sue dichiarazioni mettono in evidenza l’importanza di iniziative concrete da parte dell’amministrazione statunitense, auspicando un dialogo più diretto e costruttivo.
Inoltre, Lavrov ha rimarcato come la Russia abbia specifici interessi territoriali, richiedendo la ritirata dell’Ucraina da territori occupati, come condizione fondamentale per eventuali negoziati.
territori occupati dalla russia
Attualmente, la Russia controlla circa un quinto del territorio ucraino, includendo cinque regioni. A partire dalla Crimea nel 2014 fino all’annessione di Donetsk, Kherson, Lugansk e Zaporizhia nel 2022, le tensioni sul campo continuano a persistere, rendendo necessario un intervento diplomatico mirato.