La situazione attuale all’interno del centrodestra mostra difficoltà significative riguardo alla nomina dei nuovi giudici della Consulta. Negli ultimi giorni, il processo di selezione ha subito un rallentamento a seguito di dissidi interni, con incertezze che potrebbero portare a un rinvio della votazione. Forza Italia ha sviluppato varie strategie, assicurando che si troverà una soluzione, mentre si torna a parlare di figure come l’avvocato Cassinelli.
Stallo e voto
Recentemente, il centrodestra ha vissuto un impasse riguardo alla Consulta. Dopo una sessione di discussione da cui si attendevano esiti, il verificarsi di schede bianche ha indotto a riconsiderare la situazione. Questo segna la quattordicesima fumata nera, e la possibilità di riprendere il dialogo sul tema potrebbe essere prevista per giovedì, ma le tensioni all’interno della maggioranza suggeriscono un rinvio della questione alla settimana successiva. L’ufficializzazione di tale slittamento avverrà solo dopo la Conferenza dei capigruppo convocata per le 9.
Difficoltà interne
Diverse fonti dalle opposizioni indicano che le maggiori difficoltà emergono all’interno di Forza Italia, dove la trasparenza è limitata e i discorsi sono sporadici. È stato notato che, come spesso accade in queste situazioni, è iniziato un gioco di veti incrociati e si è manifestato il fondamentale fattore del ‘fuoco amico’.
Candidati e possibili scenari
Sino ad ora la competizione appariva circoscritta a due nomi di spicco: Francesco Paolo Sisto e Pierantonio Zanettin, entrambi avvocati penalisti con una lunga carriera nel partito. Esiste la possibilità che si escludano reciprocamente, aprendo la strada a un outsider come il professor Andrea Di Porto, consulente di lunga data di Fininvest. Anche se la sua candidatura presenta delle resistenze, c’è chi sottolinea la possibilità di inserire nel dibattito il nome dell’avvocato Roberto Cassinelli, esperto di diritto societario e finanziario. Inoltre, ci sarebbero altre candidature in fase di valutazione, con l’intenzione di non designare un parlamentare attuale per evitare pretese e rivendicazioni interne.
Le voci riguardanti il futuro della Consulta suggeriscono che, anche se ci sono disparità, si troverà un accordo consensuale con le forze di opposizione. La schiarita di una nomina fa riferimento alla figura del consigliere giuridico di palazzo Chigi, Francesco Saverio Marini, mantenuta segreta. Intanto, la premier Giorgia Meloni si trova ad Abu Dhabi per un vertice dedicato all’energia, evidenziando ulteriormente la complessità della situazione in corso.