La notizia della scomparsa di Pellegrino Capaldo, figura prominente nel panorama economico italiano, colpisce profondamente la comunità locale e numerosi settori professionali. Deceduto a Roma all’età di 85 anni, il suo legame con Atripalda (Avellino) è forte, e i funerali si svolgeranno domani.
14 gennaio 2025 | 13.11 LETTURA: 2 minutiPellegrino Capaldo è deceduto oggi a Roma, lasciando un’eredità significativa come banchiere, docente e consulente. La comunità di Atripalda esprime profondo cordoglio. Il sindaco Paolo Spagnuolo e l’amministrazione comunale hanno rilasciato un comunicato in cui si riconoscono le sue numerose cariche, come presidente della Cassa di Risparmio di Roma e successivamente della Banca di Roma. La sua disponibilità a rifiutare ruoli governativi di alto profilo evidenzia il suo impegno nel mondo accademico e bancario. Era anche considerato un economista di alta levatura e consulente del Vaticano.
Capaldo era legato alla sua città natale, dove svolse numerose iniziative filantropiche. In onore della sua memoria, l’amministrazione comunale ha proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali, che si terranno domani, 15 gennaio, alle ore 16 presso la chiesa di Sant’Ippolisto.
Chi era Pellegrino Capaldo
Pellegrino Capaldo nacque il 10 luglio 1939. Dopo aver conseguito la laurea, iniziò la sua carriera accademica diventando nel 1970 professore di ragioneria all’Università ‘La Sapienza’ di Roma. Negli anni Ottanta, fu uno dei tre probiviri designati dalla Segreteria di Stato per risolvere la controversia tra il Banco Ambrosiano e l’Istituto per le Opere di Religione (Ior). Nel 1987, assunse la presidenza della Cassa di Risparmio di Roma, contribuendo all’acquisizione del pacchetto di controllo del Banco di Santo Spirito e successivamente della Banca di Roma, di cui diventò presidente dopo la fusione avvenuta nel 1992.
Nel 1991, Capaldo ricevette il titolo di Cavaliere del Lavoro dal presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Lontano dalle cariche bancarie, tornò alla sua attività universitaria e professionale nel 1995. Esponente della Democrazia Cristiana, sostenne nel 1998 la creazione dell’Unione Democratica per la Repubblica (Udr) voluta dallo stesso Cossiga.