Recenti sviluppi politici hanno catturato l’attenzione internazionale in merito alle relazioni tra Russia e Lituania, caratterizzate da tensioni crescenti e dichiarazioni forti. La Russia ha reagito con veemenza alle affermazioni del presidente lituano, Gitanas Nauseda, riguardo alle rivendicazioni territoriali. Questo contesto richiede un’analisi accurata delle posizioni espresse da Mosca riguardo la Lituania.
l’attacco russo
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha etichettato il governo di Vilnius come “poco amichevole e ostile”. Secondo Peskov, le affermazioni di Nauseda, secondo cui la regione di Kaliningrad sarebbe “originariamente lituana”, giustificherebbero le misure adottate dalla Russia per tutelare la propria sicurezza.
Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha descritto Nauseda come una “bambola di cartone”, suggerendo la necessità di una maggiore comprensione della storia, riferendosi alla storicità della regione e alle origini prussiane di Kaliningrad. Zakharova ha esortato i politici lituani a concentrarsi più sull’economia e sui diritti umani, evidenziando che l’identità della Lituania è stata fortemente influenzata dalla storia, in particolare dal periodo staliniano.
- Dmitry Peskov – Portavoce del Cremlino
- Maria Zakharova – Portavoce del ministero degli Esteri russo
cosa ha detto vilnius
La Lituania, storicamente, ha fornito un supporto sostanziale all’Ucraina nella guerra in corso contro la Russia. Nauseda ha insistito sul fatto che Kaliningrad è parte di una regione storica lituana, sottolineando la necessità di preservarvi l’eredità culturale lituana. Il presidente ha evidenziato che gli abitanti originali della Lituania Minore sono ormai scomparsi e che le ultime testimonianze della cultura lituana devono essere protette.
- Gitanas Nauseda – Presidente della Lituania