Sanzioni Usa contro la Russia: la Guerra del Petrolio e Gas colpisce anche Gazprom

In un contesto internazionale in costante mutamento, si evidenzia l’introduzione di nuove sanzioni da parte degli Stati Uniti, colpendo il settore energetico russo. Queste misure, coordinate con il Regno Unito, sono state annunciate come una risposta strategica per ostacolare le finanze del Cremlino, utilizzate per sostenere l’azione militare in Ucraina.

nuove sanzioni americane

Il governo statunitense, tramite il Dipartimento del Tesoro, ha rivelato dettagli su un’importante serie di sanzioni che interessano specificamente Gazprom e Surgutneftegas, insieme a quasi 200 petroliere e metaniere, parte della cosiddetta “flotta fantasma” russa. Tra le navi colpite, molte risultano registrate sotto bandiere di Barbados e Panama.

Il segretario del Tesoro uscente, Janet Yellen, ha commentato che tali azioni intendono colpire le risorse economiche della Russia, fondamentali per finanziare le operazioni belliche in Ucraina.

chi è nel mirino delle sanzioni

Le sanzioni statunitensi non si limitano solo alle compagnie energetiche e alle navi; esse colpiscono anche intermediari, broker e fornitori di servizi legati ai giacimenti petroliferi. Si prevede che queste misure, se implementate completamente, possano costare alla Russia diversi miliardi di dollari al mese.

Le sanzioni includono il divieto per le aziende americane di fornire servizi a queste realtà, impedendo effettivamente il supporto per l’estrazione e la produzione energetica. Questo divieto entrerà in vigore il 27 gennaio e si aggiunge ad altre misure già attuate, come il tetto massimo di prezzo sul petrolio russo.

la reazione di gazprom

Gazprom Neft, la divisione di Gazprom, ha risposto alle sanzioni definendole “ingiustificate e illegittime”. La società ha espressamente dichiarato di considerare inopportuna l’inclusione dei suoi asset tra i soggetti colpiti dalle nuove misure.

il presidente serbo interviene

Da Belgrado, Aleksandar Vucic, presidente della Serbia, ha espresso l’intenzione di discutere con Vladimir Putin a seguito dell’impatto delle sanzioni sul settore energetico, incluso un’azienda serba. Vucic ha confermato che il colloquio avverrà inizialmente telefonicamente, per poi esplorare ulteriori modalità di comunicazione.