Casi di influenza in aumento dopo Natale: 667mila contagi nell’ultima settimana

Nel 2025, il panorama sanitario italiano evidenzia un significativo aumento dei casi di influenza, colpendo in particolare la popolazione anziana e i giovani adulti. Le statistiche forniscono un quadro dettagliato della situazione attuale, promettendo un approfondimento su questa emergente questione.

andamento dei contagi influenzali

Secondo il report RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, sono stati registrati circa 5,8 milioni di italiani contagiati dall’inizio della stagione influenzale. L’incidenza nella prima settimana del 2025 è aumentata, raggiungendo 11,3 casi per mille assistiti, rispetto ai 9,9 della settimana precedente. In questa fase della stagione, la curva di incidenza mostra un aumento, contrariamente alla scorsa stagione.

analisi per fasce d’età

Il report indica che l’incidenza è stabile tra i bambini, ma in aumento per i giovani adulti e gli anziani. Tra i più colpiti, vi sono i bambini sotto i cinque anni, con un’incidenza di 21,4 casi per mille assistiti. Le regioni maggiormente affette comprendono:

  • Provincial di Bolzano
  • Toscana
  • Marche
  • Lazio
  • Abruzzo
  • Campania
  • Puglia
  • Sicilia

Basilicata e Calabria, invece, non hanno attivato la sorveglianza epidemiologica.

campioni analizzati e virus in circolazione

Durante la prima settimana di dicembre, il 21,9% dei campioni analizzati ha mostrato positività all’influenza, in aumento rispetto alla settimana precedente. Sono stati analizzati 1.628 campioni clinici, di cui 357 risultati positivi al virus influenzale, suddivisi tra:

  • 287 di tipo A (comprendente 113 H1N1pdm09 e 94 H3N2)
  • 70 di tipo B

Inoltre, 113 campioni sono risultati positivi per il virus respiratorio sinciziale (VRS), mentre 42 hanno mostrato positività per Sars-CoV-2.

conclusioni e monitoraggio attuale

Attualmente, sul portale RespiVirNet non è stata segnalata positività per influenza di tipo A “non sottotipizzabile”. Gli esperti continuano a monitorare la co-circolazione di diversi virus respiratori, contribuendo così alla valutazione complessiva del rischio epidemiologico per la salute pubblica.