La convocazione del Parlamento in seduta comune sarà possibile solo dopo aver raggiunto un accordo sui nomi dei quattro giudici che andranno a sostituire l’ex presidente della Corte Costituzionale, Silvana Sciarra, insieme agli ex presidenti Augusto Barbera e ai vice Franco Modugno e Giulio Prosperetti. L’intesa tra i vari gruppi politici è attesa durante la riunione delle capigruppo, prevista per oggi alle 15:30 a Palazzo Madama e domani a Montecitorio. Qualora si raggiunga un consenso, la seduta comune delle Camere dovrebbe svolgersi martedì 14 gennaio.
Consensus attuale sui nomi dei giudiciUn consenso preliminare sembra essersi formato su tre candidati selezionati nella rosa proposta di 2+1+1, con due giudici designati dalla maggioranza, uno dall’opposizione e il quarto come ‘tecnico/indipendente’. I nomi attualmente supportati includono:
- Francesco Saverio Marini: professore di Diritto pubblico all’Università di Roma Tor Vergata e consigliere giuridico di Palazzo Chigi, noto per aver formulato la teoria del premierato.
- Massimo Luciani: costituzionalista del Partito Democratico, accademico dei Lincei e professore emerito di Diritto pubblico a La Sapienza di Roma, affermatosi come sostenitore del “dovere di verità del giurista”.
- Valeria Mastroiacovo: segretario Centrale dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani, docente di Diritto tributario all’Università degli Studi di Foggia e già assistente di studio alla Corte Costituzionale.
Nonostante ciò, Forza Italia non ha ancora avanzato un nome ufficiale. Tra i candidati considerati ci sono:
- Pierantonio Zanettin: avvocato e capogruppo del partito nella Commissione giustizia di Palazzo Madama.
- Francesco Paolo Sisto: viceministro della Giustizia, la cui candidatura sembri meno probabile a causa delle complicazioni legate a eventuali dimissioni e alla necessità di mantenere seggi parlamentari.
La situazione rimane fluida e potrebbe risolversi rapidamente, con possibili sviluppi attesi nelle prossime ore.