Acca Larenzia: 47 Anni di Storia, Saluti Romani e Celebrazioni all’Ex Sede Msi

La commemorazione della strage di via Acca Larenzia, avvenuta il 7 gennaio 1978, continua a suscitare forte emozione tra i militanti di destra. Anche quest’anno, i partecipanti si sono riuniti per ricordare i giovani attivisti uccisi durante quel periodo turbolento della storia italiana.

il rito della commemorazione

In occasione del 47° anniversario dei tragici eventi, i militanti si sono radunati nel piazzale antistante l’ex sezione del MSI. Durante la cerimonia, si sono eseguiti saluti romani e il rituale del “presente”, in cui i partecipanti, alzando il braccio destro, hanno risposto tre volte “presente” a una voce che grida “per tutti i camerati caduti”.

la tragedia del 7 gennaio 1978

Due giovani militanti del Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, furono assassinati da un commando di estrema sinistra, mentre un terzo attivista, Stefano Recchioni, morì a seguito delle ferite riportate durante una manifestazione di protesta immediatamente successiva all’agguato. I militanti ricordano costantemente il sacrificio di questi giovani in un contesto di violenza politica che ha segnato profondamente l’Italia degli anni ’70.

le parole di fabio rampelli

Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei deputati e rappresentante di Fratelli d’Italia, ha espresso l’importanza di affrontare la memoria collettiva senza ipocrisie. Secondo Rampelli, è fondamentale arrivare a una verità storica, richiesta mediante l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta per indagare le responsabilità legate agli eventi di violenza politica degli anni ’70 e ’80. Ha sottolineato che, sebbene ci siano scarse possibilità di riaprire i processi, è fondamentale comprendere le dinamiche che hanno portato alla violenza.

Personalità presenti:
  • Fabio Rampelli
  • Militanti di destra
  • Attivisti del Fronte della Gioventù
  • Membri di Fratelli d’Italia