Il 3 gennaio in Francia: perché si registrano più decessi? Scopri il fenomeno curioso di 20 anni

Il fenomeno dell’aumento dei decessi in Francia il 3 gennaio ha attirato l’attenzione degli esperti, dando vita a numerose analisi e ipotesi. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica e Studi Economici francese, questo giorno rappresenta da vent’anni un picco di mortalità, con una media di 1.900 decessi, statisticamente superiore rispetto ai 1.600 decessi registrati nel resto dell’anno. Le possibili motivazioni di questo fenomeno sono diverse e meritano di essere esaminate.

le possibili cause di mortalità elevata

Una delle teorie suggerisce che il 3 gennaio segua immediatamente le festività, dove il desiderio di trascorrere momenti con i propri cari possa ritardare il decesso nelle persone già gravemente malate. In altri termini, si ipotizza che vi sia una correlazione tra la fine delle festività e l’aumento della mortalità. Un’altra spiegazione è legata alla ripresa delle attività chirurgiche programmate, il cui incremento potrebbe dar luogo a complicazioni mediche.

fattori aggravanti

Le celebrazioni di fine anno, caratterizzate da un consumo eccessivo di alimenti ricchi e bevande alcoliche, rappresentano ulteriori fattori. Il freddo invernale intensifica il carico sul sistema cardiaco, aumentando il rischio di malattie cardiache. Inoltre, il ricorso limitato alle cure durante le festività, nota anche come “sindrome del 2 gennaio”, contribuisce a tale incremento. Molte persone rimandano consultazioni mediche per non compromettere le celebrazioni.

un confronto con il 15 agosto

Il giorno di Ferragosto è, al contrario, il giorno con la minore mortalità dell’anno, registrando mediamente 1.410 decessi. Durante le festività, il numero di cure sanitarie e interventi chirurgici si riduce significativamente, contribuendo a una minore mortalità. Ad esempio, il giorno di Natale si verifica una riduzione del 2% rispetto ai tre giorni precedenti e successivi.

andamento stagionale della mortalità

In generale, nell’arco dell’anno si registrano meno decessi durante la stagione estiva rispetto all’inverno. I mesi invernali, in particolare dicembre, gennaio e febbraio, mostrano un eccesso di mortalità del +9%, +14%, e +12% rispettivamente, spesso conseguente alla diffusione di virus stagionali. Per esempio, nel gennaio 2024 sono stati registrati 63.100 decessi rispetto ai 48.100 del mese di agosto precedente.