Il recente intervento della Banca Centrale del Brasile ha suscitato notevole attenzione, evidenziando le sfide economiche che il paese sta affrontando. Nella giornata di venerdì, è stata decisa un’immissione di 17 miliardi di dollari sul mercato finanziario, destinata a contrastare il significativo deprezzamento del real brasiliano. Attualmente, i segnali indicano che questa azione sta contribuendo a contenere le perdite, ma sarà fondamentale monitorare l’esito di questa strategia nel medio e lungo termine, valutando l’equilibrio tra costi e benefici. Riflessioni utili possono essere tratte da casi simili in nazioni quali la Turchia, l’Argentina e l’Italia del 1992. Resta fondamentale analizzare le cause che hanno originato questa speculazione contro la valuta brasiliana.
preoccupazioni degli investitori
Esistono crescenti preoccupazioni tra gli investitori riguardo alla sostenibilità fiscale del Brasile. In un contesto turbolento, dubitare è ormai consuetudine, soprattutto alla luce delle tensioni commerciali intensificate da Washington. A novembre, la Cina ha inaugurato una linea diretta tra l’America Latina e il suo territorio, acquisendo il porto di Chancay in Perù. Inoltre, il colosso alimentare cinese Cofco sta pianificando l’apertura di un nuovo terminal nel porto di Santos, il più grande d’America Latina, nonostante gli sforzi statunitensi per ostacolare questa operazione.
l’acquisizione di Amburgo
Nel mese di giugno 2023, Cosco, gigante statale cinese della navigazione, ha acquistato il 24,99% del porto di Amburgo, scatenando un intenso dibattito, dato che questo porto rappresenta un ingresso cruciale nel mercato europeo. Negli ultimi anni, la Germania ha subito una crisi economica senza precedenti, e parte del governo tedesco ha manifestato opposizione a questa acquisizione. Questa situazione gioca un ruolo significativo nella de-industrializzazione in corso. La pressione sul real brasiliano, che ha toccato minimi storici rispetto al dollaro, ha portato all’intervento della Banca Centrale.
teorie del complotto
La questione delle coincidenze si presenta evidente, anche se potrebbe sembrare che le teorie del complotto abbondino. Recenti grafici mostrano che, tra i paesi dei Brics, il Brasile è quello che ha accumulato la maggiore quantità di oro fisico dal 2023, suggerendo la preparazione di un robusto supporto valutario. Gli Stati Uniti, nel frattempo, operano con una strategia commerciale mirata, applicando minacce di dazi anche prima dell’insediamento della nuova Amministrazione. I settori del petrolio e del gas naturale liquefatto sono al centro di questi sviluppi.
la posizione della Cina e dell’Europa
La Cina ha ampliato la sua influenza a livello globale, focalizzandosi inizialmente sull’Africa e ora sull’America Latina. L’Europa sta affrontando una crisi energetica crescente, perdendo contatto con una direzione chiara e le alleanze strategiche. Negli ultimi giorni, il Financial Times ha riportato che le riserve di gas dell’Unione Europea stanno diminuendo rapidamente. Alla luce di queste dinamiche, il futuro dell’industria europea appare incerto, specialmente in un contesto di sfide economiche globali.
Nulla di quanto esaminato finora è effimero. La crescita del gas e del GNL inviato in Europa sta aumentando, mentre la crisi economica e climatica si fa sempre più imperante. La tenuta dell’Europa di fronte a tali difficoltà rimane fortemente messa in discussione.