Aumenti e Arretrati in Busta Paga: Cosa Aspettarsi tra Gennaio e Febbraio 2024 con Zangrillo

aumenti e arretrati per i dipendenti pubblici

Con l’arrivo del nuovo anno, si prevede che gli aumenti e gli arretrati in busta paga per i dipendenti pubblici possano essere erogati “già a gennaio, o al massimo entro febbraio”. Queste dichiarazioni provengono dal ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, il quale ha evidenziato che l’atto di indirizzo per attivare le trattative relative al rinnovo del triennio 2025-2027 avrà tempi “brevi”. Secondo il ministro, le risorse necessarie sono disponibili e l’obiettivo è muoversi con efficienza in questo processo.

criticità nel rinnovo del contratto nazionale

Riguardo alla situazione del rinnovo del contratto del comparto degli enti locali, Zangrillo ha espresso rammarico per la mancata firma da parte di Cgil e Uil. Ha ribadito che, ora che la legge di Bilancio è stata approvata e le risorse sono state fissate, è opportuno adottare un approccio pratico, cercando di recuperare il consenso di tali sindacati. Risulta fondamentale, secondo il ministro, procedere con un dialogo costruttivo.

proposta di riforma della pubblica amministrazione

In merito alla riforma della Pubblica amministrazione, Zangrillo ha comunicato di avere in fase di preparazione una proposta di disegno di legge, che sarà discussa nelle prossime settimane in consiglio dei ministri. Questa proposta mira a consentire ai funzionari di progredire nella carriera fino a ruoli dirigenziali, senza necessità di superare i concorsi, ma ponendo l’accento sulla responsabilità dei dirigenti nella gestione delle risorse umane. La riforma prevede che sia garantita imparzialità e oggettività nella valutazione.

cambiamenti nella valutazione dei dipendenti

Inoltre, il ministro ha accennato alla necessità di modificare il processo di valutazione dei dipendenti, introducendo criteri di giudizio più rigorosi. È previsto che gli obiettivi siano definiti in modo chiaro e misurabile fin dall’inizio dell’anno, anziché alla sua conclusione. Si stanno valutando anche soglie oltre le quali non saranno più assegnati giudizi massimi, per garantire un sistema di valutazione più equo e realistico.