Stress Test da 500 Miliardi al Giorno: Rivelazioni Shock sulla Finanza!

Negli ultimi mesi il mercato finanziario ha vissuto diverse tensioni, ma non si è assistito a un vero e proprio collasso. È stato osservato un periodo di forte volatilità, soprattutto dopo le dichiarazioni della Federal Reserve. La questione centrale riguarda non tanto le perdite in termini numerici, ma piuttosto chi siano state le figure realmente colpite da questi eventi.

transazioni off-exchange e piccole perdite

Un grafico rappresentativo illustra chiaramente il ruolo significativo delle transazioni off-exchange che si sono verificate prima del crollo. Tali scambi avvengono principalmente su piattaforme come Robinhood, rappresentando il settore retail dei mercati, comunemente definito come “il gregge”. Prima di questa grande flessione degli indici, si deve notare come i piccoli investitori siano stati attivamente coinvolti, mentre figure di spicco come Warren Buffett avevano già anticipato il crollo vendendo le proprie posizioni a cifre record. Questo scenario presenta la consueta dinamica di mercati in cui la casa ha sempre il vantaggio.

politica e fed: un contesto in evoluzione

In questo momento, il panorama appare piuttosto stabile, ma è la politica a creare tensione in prossimità dell’Inauguration Day, con Donald Trump il quale, dopo aver proposto la confisca del Canale di Panama, ha iniziato a considerare l’acquisto della Groenlandia. In un contesto simile, la Federal Reserve rimane un attore fondamentale. Infatti, una tabella pubblicata dalla Fed di New York evidenzia le operazioni quotidiane di reverse repo, conosciute come Standing Repo Facility (SRF), consentendo transazioni per ottenere liquidità.

nuove aste della fed e interventi di mercato

All’inizio del 2025, la Fed di New York prevede un incremento delle aste di SRF, con una sessione mattutina aggiuntiva. Queste aste consentiranno un massimo di 500 miliardi al giorno, stabilendo un tasso di interesse massimo in linea con l’intervallo previsto per i federal funds. Un aspetto rilevante di queste operazioni è che hanno lo scopo di testare la comprensione della Fed sulla gestione delle politiche monetarie, per affrontare potenziali pressioni nel mercato.

Il periodo festivo tende a portare con sé una certa precarietà nella liquidità, specialmente in un mercato che, nonostante i recenti record, deve affrontare l’incertezza. Ci si chiede quindi se sia realmente necessario immettere 500 miliardi al giorno e se questa misura possa essere interpretata come una manovra per contenere vulnerabilità all’interno del mercato.

Le recenti performance di aziende come Nvidia e Microstrategy, le quali sono cresciute significativamente, potrebbero far presagire che ci sia bisogno di un supporto esterno per sostenere il mercato stesso. Inoltre, la Fed sembra volersi tutelare attraverso simulazioni tecniche per meglio gestire eventuali crisi future. Resta da vedere come queste misure influiranno sul mercato nei prossimi mesi e se porteranno alla luce accessi a problematiche ancora nascoste.

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