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Il Ministero della Salute ha recentemente attivato una richiesta di revoca in merito alla sospensione di un nuovo tariffario, il quale avrebbe dovuto entrare in vigore il 30 dicembre 2024.
31 dicembre 2024 | 14.27
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Il Tar del Lazio ha accolto l’istanza di revoca presentata, confermando la data della Camera di consiglio fissata per il 28 gennaio 2025. L’istanza era stata inoltrata intorno alle ore 11.30 del 31 dicembre e, secondo la pronuncia del tribunale, non vi era necessità di un’udienza formale delle parti.
Il tribunale ha evidenziato la serietà delle conseguenze derivanti dalla sospensione del decreto, che porterebbe a un blocco nel sistema di prescrizione, prenotazione ed erogazione delle prestazioni, generando disservizi e potenziali ritardi nel trattamento dei pazienti.
Questa situazione crea notevoli difficoltà per i cittadini, con problemi di accesso a esami e visite, già segnalati dai medici di famiglia. La decisione del Tar offre una nuova speranza, ma le aspettative rimangono incerte, aprendo un inizio di 2025 complesso. Il nuovo decreto avrebbe aggiornato 1.113 tariffe associate a prestazioni di specialistica ambulatoriale e protesica, ovvero il 35% del totale delle 3.171 che compongono il nomenclatore, un aggiornamento atteso ormai da anni.
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