Capodanno a Roma: Gen Z con Tony Effe e Millennials al Circo Massimo, chi festeggia meglio?

Il Capodanno 2025 nella Capitale si presenta con un’interessante dualità caratterizzata da eventi distintivi, concepiti per attrarre pubblici diversi. Due location emblematiche, il Circo Massimo e il Palazzetto dello Sport, si preparano a festeggiare in modi unici e coinvolgenti.

la diversità generazionale

Il Circo Massimo ospiterà una festa gratuita organizzata da Roma Capitale, indirizzata principalmente alla Generazione X (nati tra il 1964 e il 1980) e ai Millennials (1980-1995). Non mancherà la presenza di alcuni membri della Generazione Alpha, accompagnati dai genitori. Tra i protagonisti dell’evento ci sono i Culture Club, storica band britannica, pronta a deliziare il pubblico con i loro successi più famosi, in occasione del loro ritorno in Italia dopo 15 anni. La band presenterà una formazione di 11 elementi, suonando brani iconici dei loro primi due album.

Il programma musicale include anche Gabry Ponte, uno dei DJ e produttori italiani più celebri, che infiammerà la piazza con le sue hit. Al contempo, la Pfm (Premiata Forneria Marconi) eseguirà classici dei concerti con Fabrizio De André e molti dei loro successi passati, insieme a ospiti speciali come Flavio Premoli, Michele Ascolese e Luca Zabbini. In aggiunta, si esibirà l’Orchestraccia, reinterpretando il folklore romano con una visione moderna e moderna, accostando brani tradizionali italiani a nuove composizioni. Infine, l’Orchestra Popolare della Notte della Taranta porterà l’energia della pizzica salentina sul palco.

Al Palazzetto dello Sport, la Generazione Z potrà divertirsi con il rapper romano Tony Effe, il quale è stato escluso dal concerto al Circo Massimo. Il suo evento, che ha registrato il tutto esaurito anche grazie al costo ridotto dei biglietti a 10 euro, promette di essere un ‘contro-concerto’ ricco di sorprese e featuring misteriosi, tra cui probabili apparizioni di artisti come Mahmood e Mara Sattei, che hanno manifestato la loro solidarietà rinunciando alla festa ufficiale.

Questi due eventi rappresentano una rappresentazione vivace ed eterogenea del Capodanno romano, unendo classici senza tempo a nuove tendenze musicali contemporanee.