Il bilancio positivo dell’Inca Cgil nel 2024
Il 2024 si chiude con un risultato ottimale per l’Inca Cgil, il quale ha affrontato con efficacia le crescenti esigenze di protezione individuale provenienti da cittadini, lavoratori e pensionati. Michele Pagliaro, presidente del patronato, ha evidenziato il costante impegno dell’istituzione in un contesto socio-economico difficile, dove il ceto medio tende a ridursi e la povertà aumenta.
Attività svolte e necessità di riforma
Nel corso del 2024, sono state gestite oltre un milione di pratiche sia a livello nazionale che internazionale. Nonostante questo lavoro, Pagliaro ha sottolineato il forte desiderio di attuare una riforma annunciata in precedenza dal sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon. Riunioni costanti con il Ministero e con il Ministro Calderone hanno confermato l’intenzione di avviare un rinnovamento, che però non si è ancora concretizzato.
Prospettive future e sfide da affrontare
In vista del 2025, il presidente dell’Inca Cgil ha auspicato un riconoscimento del patronato, che è un’istituzione unica in Italia, per garantire una revisione delle normative vigenti. Vincoli significativi come la transizione digitale e la necessità di migliorare l’attività ispettiva rappresentano sfide importanti. Un protocollo recentemente firmato con l’Inail mirerà a garantire assistenza tempestiva per le persone che affrontano infortuni sul lavoro.
Il futuro dell’Inca Cgil
Il 2025 rappresenta un anno di grande significato per l’Inca Cgil, poiché segna l’ottantesimo anniversario della sua fondazione. Creato grazie alla visione di figure storiche come Giuseppe Di Vittorio, l’Inca Cgil ha sempre avuto come obiettivo principale il supporto delle persone più vulnerabili, rimanendo un perno per l’emancipazione sociale nel Paese.
Personalità e membri significativi presenti
- Michele Pagliaro – Presidente del patronato della Cgil
- Claudio Durigon – Sottosegretario al Lavoro
- Ministero del Lavoro
- Giuseppe Di Vittorio – Padre costituente e fondatore dell’Inca Cgil