Omicidio di Roberto Guerrisi: la scoperta dell’arma del delitto grazie al cane Cooper

Recenti sviluppi nelle indagini sull’omicidio di Roberto Guerrisi, avvenuto il 28 dicembre a Pontirolo Nuovo, hanno portato al ritrovamento dell’arma del delitto, grazie all’intervento di un’unità cinofila dei carabinieri. L’uso di cani specializzati si è dimostrato fondamentale in questo caso, contribuendo in modo decisivo al progresso delle indagini.

Dettagli dell’omicidio a Pontirolo Nuovo

Il delitto si è verificato nei pressi di un’abitazione bifamiliare. L’aggressione è stata particolarmente violenta e ha colpito profondamente la comunità locale. La pistola utilizzata è stata rinvenuta grazie al cane Cooper, appartenente all’unità cinofila dei carabinieri della compagnia di Treviglio e del nucleo investigativo di Bergamo.

Arresto dell’indiziato

Un uomo di 58 anni, Rocco Modaffari, è stato fermato e accusato di omicidio volontario. Le indagini hanno consentito di raccogliere prove a suo carico che hanno portato il pubblico ministero a emettere un decreto di fermo. Inoltre, risultano indagati per favoreggiamento due familiari dell’indagato.

Prove acquisibili e indagini

Le indagini si sono avvalse di immagini prelevate da telecamere di sorveglianza private, che hanno documentato la scena del crimine, rivelandosi cruciali per l’identificazione del sospetto e il successivo arresto.

Principali punti delle indagini:

  • Ritrovamento della pistola grazie all’unità cinofila.
  • Arresto di Rocco Modaffari per omicidio volontario.
  • Indagini in corso su due familiari per favoreggiamento.
  • Che Le immagini delle telecamere private hanno fornito prove chiave.