Erreà rescinde il contratto: quali minacce hanno colpito lo sponsor tecnico di Israele?

minacce e boicottaggio contro errea

Il marchio sportivo Erreà, sponsor tecnico della Federazione di Calcio di Israele, ha ricevuto un numero considerevole di minacce e insulti sui social media e via posta elettronica. Questa reazione è avvenuta in seguito alla sottoscrizione di un contratto per la fornitura di abbigliamento tecnico, ufficializzato il 2 agosto scorso a Tel Aviv. La diffusione della notizia ha provocato una reazione veemente da parte del pubblico, con numerosi messaggi di contestazione.

la situazione attuale

Le comunicazioni ostili, che includono l’incitamento al boicottaggio, hanno portato la società a valutare la possibilità di rescindere un contratto che avrebbe dovuto decorre dal 1 gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2026. Nonostante il presidente di Erreà non abbia sporto denuncia formale, la situazione è stata segnalata agli organi di polizia competente, evidenziando la preoccupazione per l’incolumità dei membri della società e dei suoi dipendenti.

incidenti specifici e messaggi pericolosi

Un messaggio trovato su Telegram, datato 28 novembre, ha alimentato ulteriormente la polemica. In esso si faceva riferimento al sostegno di Erreà a presunti atti di violenza da parte di Israele, invitando i lettori a conoscere la posizione dei punti vendita e a organizzare boicottaggi. Questa situazione ha indotto un comitato di ordine e sicurezza pubblica a esaminare i rischi cui sono esposti l’azienda e i suoi collaboratori.

impatto sulle relazioni aziendali

Un incontro privato si è tenuto tra i rappresentanti di Erreà e quelli della Federazione Israeliana di Calcio per discutere delle implicazioni che potrebbero scaturire da questa difficile situazione. Domani sarà una data cruciale per decidere se proseguire o meno con la collaborazione, considerando le crescenti tensioni e le preoccupazioni espresse.

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