Djokovic difende Kyrgios: il suo caso è frustrante per il tennis

Il mondo del tennis è tornato a far discutere a causa di un controverso caso di doping che coinvolge il tennista italiano Jannik Sinner. Recentemente, le dichiarazioni di Novak Djokovic hanno acceso il dibattito su questa delicata situazione, in particolare con riferimento alle accuse mosse da Nick Kyrgios riguardo all’uso di Clostebol da parte dell’azzurro.

le dichiarazioni di novak djokovic

Con l’avvicinarsi del torneo di Brisbane e dell’Australian Open, Djokovic ha espresso il suo parere in conferenza stampa, ritenendo che ci siano valide motivazioni per le opinioni di Kyrgios. L’australiano ha richiesto sanzioni severe per Sinner, il quale è in attesa di una decisione da parte dell’agenzia mondiale antidoping (Wada), la quale ha presentato un ricorso al Tas. Sebbene Sinner sia stato prosciolto da un tribunale indipendente, rimane a rischio di squalifica.

le parole sul caso sinner

Djokovic ha affermato: “Il caso Sinner non è affatto piacevole, al contempo viviamo in una società in cui ogni individuo ha il diritto di esprimersi, in particolare sui social. Nick ha comunicato in maniera chiara le sue opinioni riguardo all’intera situazione e ha ragione riguardo alla necessità di trasparenza e coerenza nei protocolli che disciplinano queste questioni”.

criticità dei protocolli antidoping

Il serbo ha proseguito commentando la discrepanza tra i vari casi di sospensione, segnalando che ci sono stati atleti che sono stati penalizzati anche senza essersi sottratti ai controlli antidoping. Inoltre, ha messo in rilievo come alcuni giocatori di ranking inferiore stiano aspettando risposte da oltre un anno riguardo alle proprie situazioni.

la fiducia nello sport pulito

Djokovic ha chiarito di non voler discutere l’intenzionalità con la quale Sinner possa aver assunto la sostanza vietata, dichiarando: “Crede nello sport pulito e sostiene che ogni atleta debba impegnarsi a rispettare le regole”. Conoscendo Sinner sin da giovane, Djokovic ha espresso la sua frustrazione per la mancanza di informazioni messe a disposizione della comunità tennistica nei cinque mesi successivi all’accaduto, affermando che ciò non dipinge una bella immagine per lo sport.

personaggi coinvolti nel dibattito

  • Novak Djokovic
  • Jannik Sinner
  • Nick Kyrgios