Previsioni meteo Capodanno 2023: cosa ci riservano le ultime ore dell’anno nelle diverse Regioni

Il periodo di Capodanno si preannuncia caratterizzato da ottime condizioni meteorologiche, grazie all’influenza di un’alta pressione di origine nordafricana. Le temperature rimarranno basse, con gelate notturne in molte zone d’Italia. Oltre a ciò, le previsioni indicano un cambiamento significativo dal 2 gennaio, con l’arrivo di piogge e nevicate in varie regioni.

Previsioni per il Capodanno: bel tempo e freddo

Secondo il meteorologo Mario Giuliacci, nei giorni del 31 dicembre e 1 gennaio, l’alta pressione nordafricana influenzerà il nostro paese. Anche se si registrerà un lieve aumento delle temperature, queste rimarranno comunque fresche. Nel corso della notte e del mattino, le gelate interesseranno molte località del Nord e delle pianure italiane. Anche le regioni meridionali non saranno immuni da temperature rigide, con venti freddi in arrivo dai Balcani. Si prevede quindi un ambienti tipicamente invernale, privo di fenomeni climatici significativi, a parte le gelate al Nord e nelle zone interne del Centro Italia.

Dal 2 gennaio previsto un cambiamento radicale

Con l’arrivo di giovedì 2 gennaio, la situazione meteorologica subirà un cambiamento notevole, a causa di una perturbazione proveniente dal Nord Africa. Le prime piogge interesseranno le isole di Sardegna e Sicilia, per poi spostarsi verso la Grecia. Venerdì 3 gennaio, un’altra perturbazione atlantica si avvicinerà all’Italia, portando pioggia sul Levante ligure, nel Triveneto, in Emilia-Romagna e nelle regioni tirreniche. Durante questo periodo, le temperature, grazie ai venti di libeccio, sono previste in aumento. Il colonnello Giuliacci avverte che il 4 gennaio si registreranno piogge al Centro-Sud, mentre nei giorni 5 e 6 gennaio, in occasione dell’Epifania, le piogge colpiranno zone come Marche, Abruzzo e Molise, insieme ad altre regioni meridionali. Si prevedono nevicate a causa dell’arrivo di un nucleo di aria fredda dal Circolo Polare, con nevicate sulle Alpi fino a bassa quota, e sull’Appennino Centro-settentrionale il 4 gennaio. Nei giorni 5 e 6, la neve si estenderà anche sull’Appennino Centro-meridionale fino a raggiungere la Sicilia in particolare nelle regioni di Marche, Abruzzo, Molise, Campania e Lucania, anche a bassa quota.