Il Canada si prepara a ricevere la presidenza di turno del G7 da parte dell’Italia, in un contesto di crisi politica senza precedenti. Questa situazione incerta coinvolge Justin Trudeau, premier canadese e leader di lungo corso tra le sette potenze economiche mondiali. Atteso a Kananaskis, nell’Alberta, il summit potrebbe portare la sorpresa di un nuovo primo ministro ad accogliere i leader mondiali.
situazione critica di trudeau
Stando ai report della CNN, il 53enne Trudeau, al suo nono anno di governo, potrebbe lasciare il suo incarico all’inizio del 2025. Ciò potrebbe aprire la strada a un nuovo premier liberale o a elezioni anticipate, che rischiano di compromettere la leadership del Partito Liberale, attualmente in difficoltà nei sondaggi, con un distacco di 20 punti dai conservatori. La fiducia in Trudeau è diminuita significativamente, non solo tra i cittadini, ma anche tra i membri del suo stesso partito.
critiche da parte di trump
Le fragilità del governo si riflettono nelle inquietudini riguardo a inflazione e immigrazione. Recentemente, le tensioni politiche sono state accentuate dalle minacce di dazi del 25% sugli import americani, formulate dal presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Trump ha attaccato il premier canadese, evidenziando il disavanzo commerciale, e ha avanzato l’idea provocatoria di trasformare il Canada nel “51esimo Stato” americano.
dimezione della ministra delle finanze
Un altro colpo per Trudeau è arrivato con le dimissioni di Chrystia Freeland, ministra delle Finanze, che ha citato disaccordi con il primo ministro su strategie economiche contro le nuove minacce commerciali. Freeland, al governo dal 2015, ha preso la decisione dopo riflessioni sul “nazionalismo economico aggressivo” perseguito da Trump.
il clima politico attuale
Secondo la BBC, il periodo attuale rappresenta uno dei momenti più difficili della carriera di Trudeau. All’interno del suo partito, cresce l’opposizione, con il leader del Nuovo Partito Democratico, Jagmeet Singh, che ha espresso la volontà di sostenere una mozione di sfiducia annunciata dai conservatori. Anche se queste procedura non potrà essere avviata fino alla riapertura della Camera dei Comuni, prevista per il 27 gennaio, le possibilità di rimanere al potere per Trudeau sono sempre più limitate.
Si segnala che il premier non ha mostrato, fino ad ora, alcun intento di dimettersi, pur affermando di voler meditare sul suo futuro durante le vacanze invernali. Gli analisti ritengono che, nonostante le tempeste affrontate, i segnali attuali possano indicare una scadenza imminente per la sua leadership.