Si segnalano cospicui aumenti nelle bollette elettriche per il prossimo trimestre, che rappresentano una preoccupazione significativa per le famiglie e i consumatori. Secondo quanto comunicato da Arera, l’ente regolatore, dal primo trimestre del 2025, il costo dell’elettricità per il cliente tipo vulnerabile che usufruisce del servizio in Maggior Tutela subirà un incremento del 18,2%.
Incrementi nelle bollette
Nonostante l’aumento, la spesa annuale media per l’utente vulnerabile in regime di Maggior Tutela è stimata a 523 euro per il periodo compreso tra il 1° aprile 2024 e il 31 marzo 2025, una cifra inferiore del 2,1% rispetto ai 534 euro del ciclo precedente.
Clienti vulnerabili identificati
Dal 1° luglio scorso, il servizio di Maggior Tutela è esclusivamente destinato ai clienti vulnerabili, definiti come coloro che si trovano in almeno una delle seguenti situazioni:
- Over 75 anni
- Percettori di bonus sociale
- Soggetti con disabilità (art. 3, L. 104/92)
- Residenti in alloggi di emergenza o isole minori non interconnesse
- Utilizzatori di apparecchiature salva-vita
Attualmente, circa 3,4 milioni di clienti beneficiano del servizio di Maggior Tutela. È importante ricordare che tutti i clienti vulnerabili, anche quelli attualmente nel mercato libero, hanno il diritto di optare per il servizio di Maggior Tutela.
Fattori dell’aumento
L’aumento delle bollette nel prossimo trimestre è attribuibile a una serie di fattori complessi, tra cui il perdurare delle tensioni geopolitiche in alcune aree strategiche e il rialzo stagionale dei prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica, legato ai costi del gas naturale in previsione della stagione invernale.
Analisi delle componenti di costo
Un’analisi dettagliata mostra che l’aumento della spesa è principalmente legato ai costi di acquisto dell’energia elettrica e alle perequazioni (+16%) e ai costi di dispacciamento (+2,4%). Le variazioni delle altre voci tendono a neutralizzarsi: gli oneri generali di sistema hanno visto una diminuzione del 2,7%, mentre le spese per trasporto e gestione del contatore hanno registrato un incremento del 2,5%.