Cavo Sottomarino Danneggiato in Finlandia: La Sombra della Flotta Fantasma Russa

La recente interruzione del servizio del cavo sottomarino che collega la Finlandia all’Estonia ha suscitato preoccupazione. Le autorità finlandesi hanno avviato un’indagine su una petroliera russa, ipotizzando un possibile atto di sabotaggio.

La polizia della Finlandia ha identificato la petroliera “Eagle S”, proveniente dalla Russia, come sospetta per l’interruzione del cavo sottomarino “Estlink-2”, che ha avuto inizio dal mezzogiorno di ieri. In seguito a queste evidenze, è stata avviata un’inchiesta per sabotaggio aggravato.

La nave, battente bandiera delle Isole Cook, trasportava benzina senza piombo e sarebbe parte della cosiddetta ‘Flotta fantasma’, navi che operano per aggirare le sanzioni internazionali, come dichiarato da Sami Rakshit, direttore generale delle dogane finlandesi.

Il Presidente della Finlandia, Alexander Stubb, ha richiesto una maggiore vigilanza nelle operazioni delle navi sospette, mentre il Primo Ministro Petteri Orpo ha affermato che la situazione è monitorata con attenzione. In risposta a questo evento, il governo estone ha convocato una riunione d’urgenza. Negli ultimi mesi, simili interruzioni si erano già verificate con altri cavi nel Mar Baltico.

solidarietà della nato

Il segretario generale della NATO, Mark Rutte, ha espresso la propria solidarietà con gli alleati, condannando ogni forma di attacco alle infrastrutture critiche. Rutte ha comunicato di essere in costante contatto con il premier estone Kristen Michal riguardo ai presunti atti di sabotaggio.

misure dell’unione europea

L’Unione Europea ha annunciato l’intenzione di implementare ulteriori misure contro le navi della Flotta fantasma che trasportano petrolio russo in modo illecito. È stata indicata una correlazione tra questa flotta e gli attacchi contro le infrastrutture critiche. La Commissione europea e l’Alta rappresentante hanno dichiarato che si stanno intensificando gli sforzi per proteggere i cavi sottomarini, inclusi scambi di informazioni più robusti, nuove tecnologie per l’individuazione dei responsabili e meglio coordinamento internazionale.