Le recenti dichiarazioni del presidente eletto degli Stati Uniti hanno riportato l’attenzione su ambizioni geopolitiche già espresse in passato. La Groenlandia, in particolare, è al centro di queste aspirazioni, evidenziando il desiderio degli Stati Uniti di acquisire maggiore controllo su questo territorio strategico.
Ambizioni sulla Groenlandia
Donald Trump ha sottolineato, attraverso la piattaforma Truth, la necessità di esercitare controllo su un territorio autonomo della Danimarca, definendo la Groenlandia come essenziale per la sicurezza nazionale americana. Ha dichiarato: “gli Stati Uniti d’America ritengono che la proprietà e il controllo della Groenlandia siano una necessità assoluta“. Questo annuncio è coinciso con la nomina di Ken Howery come nuovo ambasciatore degli Stati Uniti in Danimarca.
Trump ha elogiato Howery, menzionando la sua esperienza come imprenditore e co-fondatore di PayPal, rilevando come questa esperienza possa contribuire a rafforzare gli interessi americani all’estero.
Trump e Panama
Oltre alla Groenlandia, Trump ha dichiarato la sua attenzione verso il Canale di Panama. Ha criticato le tariffe elevate imposte da Panama per il transito delle navi americane, definendole “ridicole”. Attraverso un post su Truth, ha accennato alla crescente influenza cinese sul canale, un’importante via di commercio tra Atlantico e Pacifico.
Minaccia di riprestito controllo
Trump ha affermato che se Panama non sarà in grado di garantire un funzionamento sicuro ed efficiente del Canale, gli Stati Uniti potrebbero richiedere la restituzione del controllo. Ha sottolineato che il canale, completato dagli Stati Uniti nel 1914, è stato restituito a Panama nel 1999 e ha promesso che non permetterà a nessuno, cinese o altro, di gestirlo in modo inadeguato.
- Donald Trump – Presidente eletto degli Stati Uniti
- Ken Howery – Ambasciatore degli Stati Uniti in Danimarca
Osservazioni finali
Le recenti iniziative di Trump evidenziano una chiara volontà di riaffermare il potere americano a livello internazionale, mirando a territori strategici e criticando le attuali intese commerciali. Resta da vedere come queste dichiarazioni influenzeranno i rapporti diplomatici con i paesi interessati.