interventi del premier israeliano in parlamento
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha comunicato in Parlamento che sono stati compiuti “alcuni progressi” nei negoziati per il rilascio degli ostaggi attualmente detenuti a Gaza. Questa dichiarazione arriva mentre continuano le discussioni per stabilire un accordo.
Netanyahu ha spiegato: “Tutto ciò che stiamo realizzando non può essere divulgato. Stiamo attuando misure per riportarli a casa. Vorrei affermare con cautela che ci sono stati sviluppi positivi e non ci fermeremo finché non li riporteremo tutti a casa”. Inoltre, ha ordinato alle forze armate israeliane di intervenire contro le infrastrutture dei ribelli Houthi sostenuti dall’Iran, in risposta al lancio di missili contro Israele da parte del gruppo yemenita.
“Ho dato l’ordine di distruggere le strutture degli Houthi perché chiunque provi a nuocerci sarà colpito senza pietà. Continueremo a combattere contro le forze malvagie con determinazione e strategia, anche se ciò richiederà del tempo”, ha affermato Netanyahu durante il suo intervento.
l’allerta del new york times: saccheggi a gaza
Secondo il New York Times, ciò che era iniziato come tentativi isolati di appropriarsi degli aiuti a Gaza si è trasformato in un fenomeno di “saccheggio sistematico e armato da parte di gruppi criminali”. Georgios Petropoulos, un funzionario dell’ONU, ha dichiarato che l’agenzia Unrwa ha cessato la distribuzione di aiuti attraverso il valico di Kerem Shalom a causa dell’incalzare della situazione di sicurezza.
Adesso, centinaia di camion carichi di aiuti umanitari sono bloccati al valico, poiché i gruppi umanitari temono di essere derubati. La situazione a Gaza è peggiorata da quando l’esercito israeliano ha iniziato le operazioni a Rafah nel mese di maggio. Le bande organizzate hanno iniziato a rubare generi come farina e olio, vendendoli a prezzi esorbitanti, complice l’assenza delle forze di sicurezza di Hamas.
conseguenze e reazioni
In particolare, il prezzo di un sacco di farina da 25 kg nella parte meridionale di Gaza ha superato i 220 dollari, mentre nel nord, dove le interruzioni degli aiuti sono meno frequenti, il prezzo si mantiene attorno ai 10 dollari. Gli operatori umanitari hanno accusato Israele di non avere intrapreso azioni adeguate per fermare i saccheggi, evidenziando l’impossibilità di proteggere i convogli di aiuti temendo per la loro neutralità.
bilan delle vittime a gaza
Il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha riportato che il numero delle vittime causate dagli attacchi israeliani è salito a oltre 45.300 da quando è iniziato il conflitto, con un totale di 107.713 feriti. Nelle ultime 24 ore, si sarebbero registrati 58 decessi e 86 feriti.