Vertice sui Migranti in Albania: Meloni Convoca i Ministri per Affrontare la Crisi

Il vertice convocato dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si svolgerà domani, e avrà come tema centrale il protocollo d’intesa con l’Albania riguardante la gestione dei flussi migratori. Questo incontro si svolge dopo il recente vertice Nord-Sud in Lapponia, durante il quale sono state discusse diverse questioni critiche in materia di migrazione e sicurezza.

Partecipanti al vertice

Oltre a Meloni, prenderanno parte alla riunione i seguenti membri del governo:

  • Matteo Piantedosi – Ministro dell’Interno
  • Guido Crosetto – Ministro della Difesa
  • Tommaso Foti – Ministro per gli Affari europei
  • Alfredo Mantovano – Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
  • Antonio Tajani – Ministro degli Esteri (in collegamento dall’estero)
  • Fabrizio Saggio – Consigliere diplomatico di Meloni

Le misure di Meloni sui flussi migratori

Durante le dichiarazioni rilasciate, Meloni ha sottolineato l’importanza di un approccio innovativo per affrontare i flussi migratori. Ha dichiarato: “Ho convocato per domani una riunione per comprendere come procedere”. Ha inoltre affermato che la Cassazione ha avallato la posizione del governo italiano, ricordando che è responsabilità dei governi definire la lista dei Paesi considerati sicuri.

Tempistiche e novità normative

Rispondendo a una domanda riguardo alla tempistica della lista europea di Paesi sicuri, Meloni ha indicato che “ci vorrà più tempo”. Ha anche evidenziato come l’Italia sia stata pioniera nella stipula di accordi con Paesi extra Unione Europea, pur riconoscendo le difficoltà presenti nell’interpretazione delle regole di bilaterali con l’Albania.

Nuove soluzioni alla gestione migratoria

Meloni ha altresì affermato che “le regole del nuovo patto Ue in materia di migrazioni ci aiuteranno a gestire meglio questo fenomeno”, delineando come le risposte relative ai rimpatri debbano essere più incisive. Ha chiuso le sue osservazioni con una riflessione su come la gestione dell’immigrazione illegale necessiti di misure specifiche e non replicabili da altri contesti, come quello finlandese.