Le tensioni salariali tra il Nord e il Sud Italia si riflettono chiaramente anche sulla liquidazione della tredicesima mensilità per i lavoratori privati. Le statistiche, elaborate dal Centro studi della Cgia di Mestre, evidenziano uno squilibrio significativo nelle retribuzioni mensili lorde, con picchi decisamente più alti al Nord rispetto al Mezzogiorno.
disparità salariali tra nord e sud
La tredicesima corrisposta nel mese di dicembre del 2024 mette in luce le problematiche relative all’andamento dei salari. Se a Milano i lavoratori privati possono contare su una retribuzione mensile lorda che supera i 2.200 euro, nelle province meridionali come Vibo Valentia, la cifra scende a poco più di 1.000 euro. Questo divario di oltre 1.300 euro al mese si traduce in una disparità annuale di circa 8.450 euro fra i due contesti.
le cause del divario retributivo
Secondo l’analisi, le ragioni alla base delle differenze salariali sono molteplici. Uno dei fattori principali è rappresentato dal costo della vita e dalla produttività, nettamente più elevati nel Settentrione. Inoltre, un aspetto determinante è la presenza di contratti temporanei, più comuni nel Sud. La concentrazione di grandi aziende e gruppi industriali, infatti, avviene principalmente nel Nord, contribuendo a stipendi più sostanziosi.
dati retributivi generali
Nella totalità dei 17,3 milioni di lavoratori privati in Italia, il monte salari lordo del 2023 ha toccato il valore di 411,3 miliardi di euro, con una retribuzione media mensile lorda pari a 1.820 euro. Sebbene si riscontri un incremento del 3,5% rispetto all’anno precedente, l’inflazione è aumentata in misura maggiore, evidenziando una concreta difficoltà economica per i lavoratori.
le città con le retribuzioni più elevate
Milano si distingue come la città con il salario medio più alto, attestandosi a 2.642 euro mensili. Altre località significative comprendono:
- Monza-Brianza: 2.218 euro
- Parma: 2.144 euro
- Modena: 2.129 euro
- Bologna: 2.123 euro
- Reggio Emilia: 2.072 euro
Chieti rappresenta il principale comune meridionale, posizionandosi al 55° posto nella classifica con una retribuzione mensile di 1.598 euro. Le provincie con gli stipendi più bassi includono Trapani, Cosenza e Nuoro, con retribuzioni rispettivamente di 1.143 euro, 1.140 euro e 1.129 euro. Vibo Valentia risulta, infine, la provincia con il salario medio più basso, a soli 1.030 euro.