In vista dell’imminente Giubileo 2025, Roma si prepara a ricevere un gran numero di pellegrini provenienti da tutto il mondo. Le autorità sanitarie e gli esperti hanno avviato misure di prevenzione per garantire la sicurezza dei visitatori e della popolazione locale. È fondamentale affrontare potenziali rischi legati alla salute pubblica, considerando i possibili legami con determinati focolai virali.
monitoraggio e prevenzione sanitaria
Massimo Ciccozzi, epidemiologo e autore di uno studio sui rischi sanitari connessi al Giubileo, ha affermato l’importanza di attuare un monitoraggio mirato alle provenienze dei pellegrini. Ogni nazione potrebbe apportare varianti endemiche portatrici di virus che potrebbero diffondersi. Ciccozzi sottolinea anche l’importanza dell’uso di mascherine in situazioni di affollamento, specialmente nei mezzi pubblici e durante i prossimi mesi invernali. Tra le misure suggerite ci sono:
- monitoraggio epidemiologico
- informazioni sui comportamenti nei luoghi affollati
- utilizzo di mascherine per prevenire contagi
interventi strutturali nei pronto soccorso
Ciccozzi ha proposto la creazione di presidi filtro per evitare il sovraccarico dei pronto soccorso: “Utilizzando anche giovani medici specializzandi, è possibile gestire meglio l’afflusso di pazienti”. Ha fatto riferimento precedenti epidemie, come la Mers durante il pellegrinaggio alla Mecca, evidenziando l’importanza di una sorveglianza attenta in vista delle migrazioni di massa che caratterizzeranno il Giubileo.
rischi da malattie tropicali
Matteo Bassetti, direttore delle Malattie infettive presso il Policlinico San Martino di Genova, ha avvertito circa i rischi legati a malattie come la Dengue, già attiva in Sud America nel 2024. Data l’alta affluenza prevista di pellegrini, è cruciale adottare iniziative di prevenzione nei confronti di zanzare e altre fonti potenziali di contagio. Le misure devono includere:
- programmazione di disinfestazioni
- monitoraggio sanitario nelle zone ad alto rischio
- sensibilizzazione della popolazione riguardo ai focolai di malattia
Bassetti ha espresso preoccupazione per la possibilità di focolai locali e ha confermato che esistono piani organizzativi già predisposti per affrontare eventuali emergenze sanitarie.