Kiev sta assumendo una posizione di fermezza in questo momento critico del conflitto con la Russia, rifiutando di avviare negoziati in una fase di debolezza. L’Ucraina continua a contare sull’assistenza dell’Occidente per modificare l’andamento della guerra, come sottolineato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un incontro a Bruxelles.
L’atteggiamento ucraino nella guerra
Il governo di Kiev ha dichiarato la volontà di fare “tutto il possibile” per rafforzarsi entro la fine dell’anno e prepararsi per eventuali future negoziazioni diplomatiche. Ritenendo “troppo presto” per discutere di peacekeeping e garanzie di sicurezza, i leader europei hanno espresso il loro sostegno. Il Consiglio Europeo ha affermato che “la Russia non deve prevalere”, ribadendo l’importanza di mantenere la pressione su Mosca.
L’incognita Trump e il suo impatto
Una delle maggiori preoccupazioni di Zelensky è rappresentata dagli Stati Uniti, specialmente con l’eventualità di un ritorno di Donald Trump alla presidenza. Il presidente ucraino ha dichiarato che le sole garanzie europee non sono sufficienti per la sicurezza dell’Ucraina e ha esprimendo la speranza di poter influenzare Trump verso una linea favorevole. “Le decisioni comuni tra Stati Uniti ed Europa sono fondamentali”, ha affermato Zelensky.
La posizione dell’Europa nella sostenibilità dell’Ucraina
Il supporto dell’Unione Europea si rivela cruciale per l’Ucraina. Kaja Kallas, Alta Rappresentante, ha affermato che “qualsiasi spinta a negoziare presto sarebbe un errore”. Anche la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato che l’assistenza all’Ucraina è un dovere morale e strategico. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha invitato a non escludere una comunicazione futura con la Russia, mantenendo però fermo l’impegno nel sostenere Kiev.
- Ursula von der Leyen – Presidente della Commissione Europea
- Olaf Scholz – Cancelliere tedesco
- Kaja Kallas – Alta Rappresentante dell’UE
- Giorgia Meloni – Presidente del Consiglio Italiano
- Mette Frederiksen – Premier danese
- Dick Schoof – Primo Ministro olandese
- Andrzej Duda – Presidente polacco
- António Costa – Presidente del Consiglio Europeo
- David Lammy – Ministro degli Esteri britannico
- Jean-Noël Barrot – Ministro degli Esteri francese
Le decisioni di Putin sul futuro della Ucraina
Il presidente russo Vladimir Putin ha contestato la legittimità di Zelensky, affermando che eventuali colloqui sono possibili solo se il presidente ucraino dovesse ottenere un nuovo mandato elettorale. Zelensky ha contestato l’idea di una “tregua natalizia”, ritenendo che i negoziati non siano attuabili in quanto la Russia continua a essere in una posizione dominante sul campo di battaglia.
Richiesta di sistemi di difesa aerea
La sicurezza dell’Ucraina diventa sempre più critica. Zelensky ha fatto appello agli alleati per ricevere almeno 19 nuovi sistemi di difesa aerea. “Abbiamo bisogno di proteggere le nostre reti energetiche”, ha dichiarato, avvertendo che il rischio di perdere energia durante l’inverno è tangibile senza un adeguato supporto militare. Questo scenario, secondo Zelensky, è urgente e richiede una risposta immediata da parte dell’Occidente.
Di fronte a queste sfide, l’Ucraina e i suoi alleati continuano a prepararsi per affrontare la lunga guerra, auspicando di invertire le attuali dinamiche conflittuali.