Il libro “La vita è adesso. Ammalarsi, rigenerarsi, vivere”, pubblicato da Cairo Editore, affronta il tema della consapevolezza e della resilienza di fronte alla malattia oncologica. Gli autori, la psiconcologa Gabriella Pravettoni e il direttore della comunicazione di Aiom, Mauro Boldrini, si concentrano su come vivere il presente, specialmente in momenti di difficoltà. Questo scritto, di 256 pagine, ha un costo di 17 euro e si propone di essere una guida tanto per chi vive una condizione oncologica quanto per chi desidera comprendere meglio il valore delle esperienze di vita.
un percorso oltre la malattia
Secondo gli autori, il libro rappresenta un ponte che aiuta a superare la diagnosi e il periodo di trattamento, permettendo di “ritrovare le risorse per pianificare un nuovo progetto di vita”. Attualmente, in Italia, oltre 3 milioni e mezzo di individui convivono con una neoplasia. La psiconcologa Pravettoni spiega che “di fronte alla diagnosi, si verifica un trauma che segna una vita prima e una vita dopo il tumore”.
Le nuove possibilità terapeutiche
Grazie alle innovazioni nel campo della medicina oncologica, più del 50% dei pazienti riesce a guarire o a convivere con la malattia come una condizione cronica. Boldrini sottolinea l’importanza di supportare i pazienti nel riadattamento alla vita quotidiana e nel reintegro nelle proprie relazioni affettive e professionali. Per garantire un recupero efficace risulta essenziale il sostegno psicologico.
l’importanza del supporto psicologico
In Italia, solo il 20% delle strutture ospedaliere dispone di servizi dedicati alla psiconcologia, lasciando una lacuna significativa nel supporto ai pazienti. Pravettoni fa presente che stanno per essere sviluppate piattaforme online per colmare questa mancanza. L’equilibrio psicologico è cruciale per affrontare le sfide post-diagnosi.
valorizzare l’esperienza della malattia
Il libro evidenzia anche come affrontare la malattia possa portare a una trasformazione positiva, aiutando le persone a riconnettersi con i propri valori e a vivere in modo consapevole. Pravettoni esorta a riflettere sulla propria vita anche al di fuori della malattia, promuovendo un approccio proattivo e di ripensamento delle proprie priorità.
un cambiamento nella narrativa del cancro
Discutere di cancro continua a suscitare timori; Negli ultimi anni, si è assistito a un cambiamento culturale nella percezione della malattia. Boldrini evidenzia che l’uso della parola “guarigione” è diventato più comune, sostituendo termini precedentemente usati, come “long survival”, che evoca più un’attesa a lungo termine piuttosto che una reale opportunità di guarigione. Inoltre, le recenti normative sul diritto all’oblio rafforzano il messaggio che la vita deve essere vissuta appieno, anche dopo un’esperienza oncologica.