Le recenti condanne nel processo per gli abusi subiti da Gisèle Pelicot hanno sollevato un’ondata di emozioni. Dopo l’emissione di 51 verdetti di colpevolezza, compreso quello dell’ex marito, il presidente francese Emmanuel Macron ha espresso il proprio riconoscimento per il coraggio della donna e per la battaglia condotta in nome di tutte le vittime.
Macron ha affermato: “Grazie Gisèle Pelicot per il tuo coraggio e per le tue parole di giustizia, che ispira la Francia e il mondo.”
Le condanne
La corte penale di Vaucluse ha inflitto una pena di vent’anni a Dominique Pelicot, giudicato colpevole di violenza sessuale e di aver sedato la ex moglie per anni, portando a 200 reati di stupro documentati. L’imputato, oltre alla condanna, dovrà affrontare un periodo di sicurezza di due terzi, che limita le sue possibilità di liberazione anticipata.
Il legale di Pelicot, Béatrice Zavarro, ha dichiarato di non aver ancora preso una decisione riguardo a un eventuale ricorso in appello. Ha descritto il suo assistito come “frastornato” dalla severità della sentenza.
Dettagli del Processo
Nessuno dei 50 coimputati è stato assolto e le loro pene, che variano da un minimo di tre anni a un massimo di dodici, sono inferiori rispetto alla condanna principale. La Corte ha sottolineato la gravità del reato di Pelicot rispetto agli altri imputati, i cui reati sono stati definiti meno gravi. Complessivamente, l’accusa aveva richiesto 652 anni di reclusione, ottenendo 428 anni.
- Dominique Pelicot – 20 anni di reclusione
- Jean-Pierre M. – 12 anni di reclusione
A conclusione del processo, i 18 imputati in custodia sono stati mantenuti in detenzione. Per i 32 imputati liberi, sono stati emessi 23 mandati di cattura.