Recenti studi hanno evidenziato l’estrema vulnerabilità delle donne in gravidanza di fronte al contagio da influenza aviaria. La metanalisi condotta dal Murdoch Children’s Research Institute (MCRI) di Melbourne, Australia, ha raccolto informazioni da ben 1.500 articoli scientifici, rivelando dati preoccupanti riguardo ai casi di contagio in donne incinte.
Allerta: tasso di mortalità elevato
La ricerca ha identificato un totale di 30 mamme risultate positive al virus durante la gravidanza, di cui 27 non sono sopravvissute, portando a un tasso di mortalità inammissibile del 90%. Questa situazione è stata segnalata nel contesto di un aumento globale delle infezioni umane legate a focolai di virus aviari altamente patogeni, come confermato dai recenti eventi in Stati Uniti. Qui si è registrato il primo caso di grave malattia legata all’influenza aviaria A/H5N1, con un paziente ricoverato in Louisiana dopo un’esposizione a uccelli malati.
Necessità di un cambiamento nei piani pandemici
I risultati della metanalisi suggeriscono l’urgenza di includere prioritariamente le donne incinte nei piani pandemici. Rachael Purcell, coautrice della ricerca, ha enfatizzato che, sebbene questa categoria rappresenti un gruppo ad alto rischio, viene spesso esclusa dalle sperimentazioni vaccinali e subisce ritardi nell’accesso ai programmi di sanità pubblica. La Purcell ha dichiarato che è fondamentale un «cambiamento di paradigma» per garantire la loro inclusione nei programmi di preparazione alla pandemia e prevenire decessi che potrebbero essere evitati.