Roma sta vivendo un’importante emergenza sanitaria legata alla bronchiolite, un’infezione virale che colpisce soprattutto i neonati e i bambini in tenera età. Attualmente, sei piccoli pazienti sono ricoverati in terapia intensiva pediatrica a Roma a causa del virus respiratorio sinciziale, principale responsabile di questa malattia. Di questi, due sono assistiti presso il policlinico Gemelli e quattro all’ospedale Bambino Gesù. Pur richiedendo supporto respiratorio, nessuno di loro versa in condizioni critiche.
Roma, la situazione sulla bronchiolite negli ospedali romani
I dati provenienti dalle principali strutture ospedaliere della capitale mettono in evidenza la serietà del fenomeno. Al policlinico Gemelli, negli ultimi quindici giorni, sono stati documentati circa 90 casi di bronchiolite, di cui 15 hanno richiesto il ricovero, con 4 bambini trasferiti in terapia intensiva pediatrica. Attualmente, 4 piccoli pazienti sono accolti nel reparto pediatrico e 2 in terapia intensiva.
Centinaia di bimbi malati, 6 in terapia intensiva
La situazione presso l’ospedale Bambino Gesù, specializzato in patologie pediatriche, appare ancora più complicata. Nella giornata di ieri, si contavano 32 bambini ricoverati per bronchiolite, 4 dei quali necessitano di terapia intensiva. Anche il San Camillo ha registrato un significativo aumento, con 4 bambini attualmente ricoverati nel reparto pediatrico. Sebbene le condizioni generali non siano gravi, i posti letto disponibili sono già occupati per un quinto. Si stima che i bambini malati siano centinaia, fortunatamente con un numero ridotto di casi considerati gravi dai sanitari.
Una campagna vaccinale in ritardo
La preoccupazione non riguarda solo i ricoveri, ma si estende anche ai problemi di prevenzione. La campagna vaccinale contro il virus respiratorio sinciziale, concepita per limitare l’insorgenza della bronchiolite, sta subendo ritardi significativi. Le dosi disponibili risultano insufficienti a coprire i neonati nati tra aprile 2024 e marzo 2025, creando vulnerabilità nei mesi in cui l’infezione tende a diffondersi di più.
Impatto sulle famiglie
La prossimità al Natale e alle festività intensifica ulteriormente la pressione sulle famiglie. Molti genitori si trovano a dover gestire quest’emergenza sanitaria, in quanto i loro bambini non possono accedere al vaccino a causa dell’indisponibilità del farmaco. Tale situazione ha generato notevole preoccupazione tra i genitori, i quali temono per la salute dei propri figli.
Conclusione
La criticità legata all’emergenza bronchiolite a Roma rappresenta un serio campanello d’allarme per le istituzioni sanitarie e la comunità. Sebbene gli esperti dichiarino che i piccoli ricoverati in terapia intensiva non siano in pericolo di vita, l’alto numero di casi e i ritardi nella campagna vaccinale richiedono interventi immediati e mirati. È fondamentale garantire la disponibilità del vaccino e potenziare i reparti pediatrici per affrontare la situazione e proteggere i più vulnerabili durante un periodo già complesso per le famiglie.