Civitavecchia ha avviato un’importante fase di bonifica ambientale nell’area dell’ex centrale Enel, situata nella zona di Fiumaretta. Questo intervento ha come obiettivo la rimozione del terreno contaminato da sostanze pericolose come arsenico e mercurio, al fine di ripristinare la compatibilità ambientale del sito e garantirne un futuro utilizzo conforme alle normative esistenti.
Civitavecchia, via alla bonifica dell’ex centrale Enel
Recenti analisi effettuate nell’area hanno messo in luce una contaminazione rilevante del terreno. Soprattutto nei punti di indagine S3, S6 e SA6, sono state rilevate concentrazioni di arsenico e mercurio superiori ai limiti consentiti. Di conseguenza, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) ha richiesto un intervento di bonifica.
Inizio della bonifica del terreno inquinato
Il programma di bonifica si articolerà in quattro fasi fondamentali:
- Campagna di indagine preliminare: verranno effettuati otto saggi esplorativi nelle aree contaminati, i cui esiti guideranno le operazioni successive.
- Identificazione e smaltimento del terreno contaminato: il terreno contaminato verrà catalogato e smaltito in discariche autorizzate.
Scavi e rimozione dei contaminanti: Civitavecchia sarà ‘liberata’
- Scavo e rimozione: le operazioni di scavo saranno limitate alle zone di maggiore contaminazione e gestite con particolare attenzione alla sicurezza.
- Messa in sicurezza: le zone ripulite saranno reintegrate con pozzolana grezza, garantendo un’adeguata copertura.
Gestione dell’intervento e costi
L’incarico per la gestione delle operazioni è stato assegnato alla società GEORES s.r.l., scelta attraverso una trattativa diretta nel mercato elettronico della pubblica amministrazione (MePA). Il valore totale del contratto è di circa 112.000 euro, che comprende anche l’IVA e i costi di smaltimento. L’operatore selezionato si distingue per l’esperienza e le competenze specifiche nel settore delle bonifiche.
Obiettivi e prospettive per il futuro di Civitavecchia
Il progetto di bonifica mira a ripristinare condizioni ambientali idonee nel sito della Fiumaretta, assicurando standard di sicurezza sanitaria e ambientale. L’area potrebbe essere successivamente acquisita dall’Autorità di Sistema Portuale per utilizzi infrastrutturali, rappresentando un’opportunità strategica per lo sviluppo del territorio di Civitavecchia.
Questa attività si colloca all’interno di un’ottica di monitoraggio ambientale e gestione sostenibile, in linea con le direttive regionali per la bonifica di siti contaminati. Il successo dell’intervento rappresenta un passo importante nella riqualificazione delle zone degradate e nella valorizzazione delle risorse locali.