“`html
Il futuro del Mondiale 2034 in Arabia Saudita
Il Mondiale del 2034, che si svolgerà in Arabia Saudita, è già al centro di accesi dibattiti. Dopo l’assegnazione ufficiale del torneo da parte della FIFA, emergono questioni riguardanti il rispetto dei diritti umani e delle condizioni lavorative nel Paese. La moderna Arabia Saudita sta investendo significativamente nella costruzione di otto stadi destinati ad accogliere le sfide della competizione, parte di un progetto più ampio che prevede un totale di quindici impianti.
Restrizioni sul consumo di alcolici
Così come avvenuto per il Qatar nel 2022, la questione del consumo di alcol sta diventando ben presto cruciale. Attualmente, le bevande alcoliche sono vietate in Arabia Saudita dal 1952, e solo recentemente è stato inaugurato un negozio a Riad per la vendita di alcolici, accessibile esclusivamente a diplomatici stranieri non musulmani e sotto severe restrizioni. È importante notare che la FIFA non prevede di esercitare pressioni sui funzionari sauditi affinché permettano la vendita di alcol durante la Coppa del Mondo, suggerendo che il divieto rimarrà in vigore anche negli stadi.
Le recenti esperienze in Qatar
Durante il torneo del 2022, la FIFA si era inizialmente adoperata per consentire la vendita di alcol nei luoghi di gioco. Poco prima dell’inizio dell’evento, il governo qatariota ha cambiato idea, causando la rimozione di decine di migliaia di barili di birra. Ciò ha portato a un risarcimento di circa 40 milioni di euro a favore della Budweiser, poiché durante il campionato erano disponibili solo bevande analcoliche, una situazione che potrebbe ripetersi nel 2034.
Personaggi e protagonisti legati al Mondiale 2034:
- Mohammed bin Salman
- Dirigenti della FIFA
- Tifosi internazionali
- Organizzatori locali
- Attivisti per i diritti umani
“`