La rinascita del Centro Italia attraverso “Mediae Terrae”
Il terremoto che ha colpito il Centro Italia tra il 2016 e il 2017 ha avuto un impatto devastante, coinvolgendo più di 600.000 persone e lasciando dietro di sé una serie di difficoltà senza precedenti. A distanza di quasi otto anni, i risultati delle operazioni di ricostruzione sono finalmente visibili, con obiettivi concreti e numeri significativi. Il Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Guido Castelli, ha recentemente presentato il suo libro, intitolato Mediae Terrae, all’interno della rassegna “Più libri più liberi” insieme al Ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
Governance e collaborazione per il futuro
Castelli, senatore di Fratelli d’Italia e già sindaco di Ascoli Piceno, ha sottolineato l’importanza di una governance collaborativa tra il governo centrale, le regioni e i comuni, un approccio che ha permesso di affrontare le inefficienze burocratiche e raggiungere risultati tangibili. Ha affermato: “Il compito affidatomi dal Governo non riguarda solo la ricostruzione materiale, ma è focalizzato anche sulla riparazione economica e sociale dei territori colpiti. La rinascita del Centro Italia è una questione nazionale”
I numeri chiave della ricostruzione
Nel cratere sismico, comprendente 138 comuni di quattro regioni (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria), sono stati raggiunti importanti traguardi:
- Ricostruzione privata: Fino al 31 maggio 2024 sono state presentate 31.177 richieste di contributo, per un valore complessivo di oltre 13 miliardi di euro. L’erogazione ha raggiunto 8,5 miliardi di euro, evidenziando un incremento del 57% rispetto ai bienni precedenti.
- Ricostruzione pubblica: Su 3.500 interventi previsti, il 95% è stato sbloccato, con il 66% delle opere in fase di progettazione e il 12% già completate.
- Edifici di culto e scuole: Dei 1.251 edifici religiosi danneggiati, il 90% degli interventi è in fase di avvio. Per le scuole, il 77% delle procedure pendenti è stato risolto.
Progetti innovativi per un futuro sostenibile
La ricostruzione va oltre la semplice riparazione; rappresenta un laboratorio per il futuro. Iniziative come quelle di Arquata del Tronto e Castelluccio di Norcia utilizzano tecnologie all’avanguardia per garantire sicurezza e sostenibilità. La digitalizzazione gioca un ruolo cruciale, con investimenti nelle infrastrutture di comunicazione e sistemi di monitoraggio ambientale. Attraverso il programma “Next Appennino”, sono state istituite 22 comunità energetiche rinnovabili e finanziati quasi 1.400 progetti imprenditoriali, per un totale di oltre 500 milioni di euro, mirando a contrastare lo spopolamento e incentivare una nuova rigenerazione sociale ed economica.