Continuano le polemiche riguardanti il tennista italiano Jannik Sinner, al centro di un caso di doping che coinvolge anche Iga Swiatek. Le recenti dichiarazioni del tennista francese Adrian Mannarino mettono in luce alcune incoerenze e dubbi legati a questa vicenda.
La questione ha subito un’accelerazione con la positività al Clostebol di Sinner e la sua successiva assoluzione. Ora il Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) dovrà pronunciarsi sul ricorso presentato dalla Wada, l’Agenzia Mondiale Antidoping, a febbraio. Questo scenario lascia open la possibilità di nuove rivelazioni e sviluppi.
Durante un’intervista, Mannarino ha espresso il suo incredulità riguardo alla coincidenza di due test positivi tra i primi tennisti del mondo, affermando: “Io non credo più a Babbo Natale. Chiunque sia libero di credere ciò che desidera, ma la situazione è sorprendente.” Sottolinea inoltre che tra i 300 migliori giocatori del circuito ci sono stati solo due casi positivi.
dubbio nella gestione delle accuse
Mannarino ha insinuato delle perplessità sulla gestione delle situazioni di Sinner e Swiatek da parte delle rispettive federazioni. Ha dichiarato: “Credo che stiano cercando di presentare questi atleti come completamente innocenti, quasi come vittime, ma la mia esperienza personale mi porta a essere scettico. Ho 36 anni e mi confronto con atleti più giovani che potrebbero non essere del tutto puliti.” Il tennista francese auspica che entrambi siano davvero atleti onesti.
Personalità menzionate
- Jannik Sinner
- Iga Swiatek
- Adrian Mannarino
- Nick Kyrgios
- Wada
- Tas