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La salute mentale e il benessere del cervello rappresentano fattori cruciali per il miglioramento della vita dei cittadini e per il contenimento dei costi sociali ed economici.
17 dicembre 2024 | 17.56
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Francesco Saverio Mennini, capo dipartimento al ministero della Salute, ha sottolineato come le problematiche legate alla salute mentale richiedano attenzione non solo per le conseguenze sulla vita dei pazienti, ma anche per le famiglie e i caregiver, che solitamente affrontano carichi sociali e finanziari non indifferenti. Ogni anno, il Servizio sanitario nazionale affronta una spesa di circa 6-7 miliardi di euro per le principali patologie mentali.
In aggiunta a questo, bisogna considerare ulteriori costi legati alla previdenza, stimabili tra 2 e 2,5 miliardi di euro, per prestazioni destinate prevalentemente a individui con un certo grado di invalidità.
Mennini ha messo in evidenza l’importanza di una programmazione efficace, diagnosi tempestive e interventi precoci per garantire la salute degli individui e limitare i costi sociali. Un’adeguata assistenza non solo migliora la condizione dei pazienti, ma riduce anche l’impatto economico generato dalla malattia. La diagnosi precoce può portare a una migliore guarigione dei pazienti e stabilizzare le condizioni, evitando così che questi raggiungano soglie che li renderebbero eleggibili al supporto dell’INPS per invalidità.
Il ministero della Salute intende investire maggiormente su queste problematiche, tramite tavoli dedicati che possono facilitare un’assistenza più adatta. Un aspetto significativo riguarda l’emergere di tali patologie in età adolescenziale, che se trascurate, possono limitare l’inserimento lavorativo dei giovani, causando un impatto negativo sia sulla produttività che sul benessere sociale.
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