giornata internazionale del migrante
La Giornata Internazionale del Migrante, istituita dalle Nazioni Unite nel 2003, si celebra il 18 dicembre. Questo evento rappresenta un’importante occasione per porre l’attenzione sulle vulnerabilità e le esperienze di milioni di persone che affrontano il fenomeno della migrazione, in particolare all’interno del continente africano.
la crisi migratoria in africa
Ogni anno, oltre 20 milioni di individui sono costretti a spostarsi all’interno dell’Africa a causa di conflitti, instabilità e cambiamenti climatici. Secondo l’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, questo fenomeno non solo colpisce le persone in fuga, ma mette in evidenza anche la necessità di ascoltare le storie di chi vive nella disperazione. Guglielmo Micucci, direttore di Amref Italia, ha sottolineato l’importanza di dare voce a storie come quella di Teresa Ngongi, una madre sudsudanese che ha trovato rifugio in Uganda dopo un viaggio drammatico. Teresa ha raccontato del suo travaglio, evidenziando il terrore vissuto durante il tragitto, in particolare nel cercare di proteggere i suoi figli dai pericoli incombenti.
il sud sudan e le sue sfide
Il Sud Sudan, giovane nazione, è afflitto da conflitti che hanno causato centinaia di migliaia di morti e millions di persone sfollate. Con una popolazione di 11 milioni, circa 2,2 milioni di abitanti si sono trasferiti all’interno del Paese, mentre 2,3 milioni hanno trovato rifugio negli stati limitrofi, come l’Uganda, che accoglie oltre 1,5 milioni di migranti.
le storie di speranza
Nel contesto della migrazione, storie di resilienza emergono da situazioni di estrema difficoltà. Un esempio è dato da Nema Tabu, una migrante e volontaria sanitaria a Rhino Camp, in Uganda. Arrivata nel 2016, Nema svolge un ruolo cruciale nella comunità, offrendo assistenza sanitaria e sostenendo le famiglie con servizi essenziali come le vaccinazioni e le cure prenatali, grazie alla formazione ricevuta da Amref.
Il progetto Scorep+, attuato da Amref Health Africa, ha trasformato il centro sanitario “Ofua 6” in un punto di riferimento per oltre 20.000 persone. I benefici registrati includono:
- Oltre 5.000 pazienti curati nell’ultimo trimestre
- 300 donne che hanno ricevuto cure prenatali
- 200 bambini vaccinati
- Formazione per 20 operatori sanitari comunitari
l’urgenza della solidarietà
Malgrado i progressi, rimangono problematiche, come l’assenza di strutture adeguate per il parto. Le storie di Teresa e Nema, evidenziano la complessità della migrazione interna africana, caratterizzata da sofferenza e coraggio. Micucci fa notare che gran parte dei migranti non intraprende viaggi verso l’Europa, ma affronta sfide all’interno del proprio continente, richiedendo un ripensamento sulle politiche migratorie e un maggiore impegno per garantire una vita dignitosa a tutti.
conclusione: una chiamata all’azione
L’Uganda, che ospita un numero elevato di migranti, affronta la sfida di risorse limitate e infrastrutture precarie. Progetti come Scorep+ evidenziano l’importanza della cooperazione tra le comunità migranti e quelle locali. Ogni storia di migrante da ascoltare richiede un’attenzione collettiva per garantire dignità, salute e futuro a chi è costretto a lasciare la propria casa, sottolineando l’urgenza di un impegno condiviso.