Alla diciassettesima Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affrontato temi cruciali della diplomazia contemporanea. La sua analisi si è concentrata sulla globalizzazione, i migranti e le tensioni geopolitiche, offrendo un dialogo aperto e costruttivo su questioni urgenti che interessano il contesto internazionale.
Paradossi della globalizzazione
Il presidente ha evidenziato come, in un mondo sempre più interconnesso, emergano nuove sfide legate al nazionalismo e alle divisioni etniche e religiose. Ha sollevato interrogativi circa il ruolo della diplomazia nel contesto di forze che minacciano di compromettere le norme fondamentali che garantiscono interazioni internazionali pacifiche.
Questioni relative ai migranti
Riguardo ai migranti, il Capo dello Stato ha espresso preoccupazione per l’utilizzo strumentale di questo tema da parte di alcuni Stati, il cui comportamento contrasta con le convenzioni internazionali firmate. Ha richiamato l’importanza dell’asilo, contemplato negli articoli 10 e 11 della Costituzione italiana, per chi vive in condizioni di intolleranza e privazione delle libertà fondamentali.
Situazione in Medio Oriente
Per quanto riguarda il Medio Oriente, Mattarella ha descritto il difficile percorso verso la pace, sottolineando la necessità di un cessate il fuoco duraturo, come evidenziato dalla Risoluzione 1701 del 2006. Ha messo in luce l’importanza di ripristinare il dialogo e garantire assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza, affermando che la vera pace richiede soluzioni ambiziose e a lungo termine.
Unione Europea e Palestina
Il Presidente ha ribadito che l’unica soluzione sostenibile per il conflitto israelo-palestinese è la soluzione a due Stati, necessaria per garantire giustizia e sicurezza per entrambe le popolazioni. Ha messo in guardia sulla necessità di accompagnare la definizione di un futuro Stato siriano, delineando il ruolo dell’Italia come mediatore in ambito internazionale.
La guerra in Ucraina
Riguardo al conflitto in Ucraina, Mattarella ha sottolineato come, dopo 1000 giorni, le violenze perpetrate dalla Federazione Russa continuino a infliggere danni gravissimi alla popolazione e alle infrastrutture locali. Ha confermato il sostegno dell’Italia per il rispetto del diritto internazionale, la sicurezza nucleare, e l’integrità territoriale dell’Ucraina, allontanando così l’incubo di una escalation del conflitto.
Mattarella ha affermato che l’Ucraina potrà contare su un supporto consistente tra cui aiuti militari, economici e umanitari, confermando il cammino verso l’integrazione nell’Unione Europea come scelta del popolo ucraino.
- Sergio Mattarella – Presidente della Repubblica Italiana