Influenza Natalizia: Raggiunto il Picco, Ecco Perché Vaccinarsi Prima

Studi recenti evidenziano l’importanza della vaccinazione contro l’influenza, proponendo un’adeguata strategia di immunizzazione soprattutto per le persone con età a partire dai 60 anni. La Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg) suggerisce l’adozione di vaccini potenziati per questa fascia di età, in attesa di un picco influenzale previsto dopo le festività natalizie.

maggiore vulnerabilità a partire dai 60 anni

Attualmente, le indicazioni del ministero della salute per la stagione influenzale 2024/2025 raccomandano l’uso di vaccini potenziati principalmente per le persone oltre i 65 anni e per coloro che presentano fragilità a età inferiore. Secondo Andrea Ungar, presidente della Sigg e ordinario di Geriatria all’Università di Firenze, c’è una chiara evidenza che anche la fascia di età 60-64 anni sta affrontando un notevole rischio di complicanze influenzali, che si notificano nel 62% dei casi. L’invecchiamento comporta una riduzione della funzionalità immunitaria, aggravata da uno stato di infiammazione e da malattie croniche, facendo così diventare questa categoria più vulnerabile.

picco dell’influenza atteso dopo le festività

L’andamento dell’influenza nel 2024-2025 si presenta con fenomeni ben definiti. Ad oggi, si rileva una crescita lenta dei casi, dovuta alla minor circolazione del virus A/H3N2, mentre prevale il virus A/H1N1, conosciuto dal sistema immunitario della maggior parte della popolazione. Non si registrano condizioni atmosferiche favorevoli, considerando che il freddo intenso è un fattore scatenante per l’insorgere dell’influenza stagionale.

Nel periodo dal 2 all’8 dicembre, sono stati segnalati 510.000 casi di sindromi simil-influenzali, portando il totale a 3,3 milioni di persone colpite dall’inizio della stagione. Si prevede un incremento di almeno 100.000 casi nelle prossime settimane, con una percentuale di dati sottostimati durante le festività. Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, il picco dell’influenza è atteso per gennaio, post festività, in linea con l’andamento osservato nell’emisfero australe, che preannuncia una stagione con potenzialmente fino a 15 milioni di casi.