Aggressione a Padova: Poliziotti Assaliti con Ascia, Ispettore Spara per Fermare Attacco

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Un intenso episodio di violenza ha avuto luogo a Padova, dove un uomo, di origine nigeriana, è attualmente ricoverato in ospedale sotto sorveglianza, accusato di tentato omicidio. L’accaduto ha suscitato reazioni significative, inclusa una dichiarazione del presidente della regione Veneto, Luca Zaia, che ha espresso preoccupazione per l’incidente.

Volante della polizia - Fotogramma
Volante della polizia – Fotogramma

16 dicembre 2024 | 12.34

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Il 16 dicembre, un uomo nigeriano di 32 anni ha aggredito due poliziotti brandendo un’ascia. Per fermarlo, un ispettore della polizia ha dovuto utilizzare un’arma da fuoco, colpendolo alle gambe. Il soggetto è attualmente in ospedale e dovrà rispondere di tentato omicidio in relazione al duplice attacco.

La dinamica dell’aggressione

La situazione si è sviluppata nelle prime ore del mattino, quando intorno alle 4 è arrivata una segnalazione su un uomo in stato di agitazione con un’ascia in via Trieste. Diverse pattuglie di polizia sono intervenute sul posto, cercando di calmare l’individuo per circa 50 minuti. Anche i carabinieri e i servizi di emergenza sono stati coinvolti. Nonostante i tentativi di far desistere l’uomo tramite spray al peperoncino e taser, senza successo, la situazione è degenerata quando egli ha attaccato un agente, costringendo l’ispettore a sparare per difendersi.

Chi è l’aggressore

L’aggressore è risultato un immigrato irregolare, già noto alle forze dell’ordine per diverse violazioni, tra cui resistenza e minacce a pubblici ufficiali, incidenti accaduti nelle aree di Padova e Venezia.

La solidarietà di Zaia

Il presidente veneto, Luca Zaia, ha inviato un messaggio di sostegno alle forze dell’ordine dopo l’incidente. Ha espresso la sua ammirazione per il fatto che gli agenti abbiano cercato di placare l’aggressore con professionalità e sangue freddo. Il governatore ha sottolineato l’importanza della sicurezza per i cittadini, affermando che le autorità devono essere rispettate e auspicando una pena adeguata per l’aggressore.

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