Ue: Draghi Avverte sulla Crisi Attuale e la Sfida della Strategia Trump

il monito di draghi sull’economia europea

Mario Draghi ha espresso preoccupazioni riguardanti la situazione economica dell’Europa, evidenziando una serie di fattori che hanno contribuito a un contesto meno favorevole per i produttori continentali. Durante il Simposio Annuale del Centre for Economic Policy Research a Parigi, ha posto l’accento sulla necessità di riforme sostanziali all’interno dei mercati europei prima di considerare l’emissione di debito comune.

la situazione attuale del mercato

Draghi ha sottolineato che attualmente “i governi hanno fatto ben pochi sforzi per completare il mercato interno dell’Ue”, il che ha portato a una debole applicazione delle regole europee. Inoltre, ha notato come l’integrazione dei mercati finanziari sia avanzata lentamente, ostacolando la crescita della produttività. Le politiche europee, incluse quelle salariali, sono state strutturate in modo da favorire una bassa crescita per incrementare la competitività, portando a un ciclo di indebolimento del reddito e dei consumi.

il mercato cinese e americano

Significativa è l’analisi di Draghi sulla crescita del mercato cinese che, secondo lui, è divenuta meno vantaggiosa per l’Europa, mentre la nuova amministrazione statunitense pare riluttante a fungere da acquirente principale. Ha affermato che ci si deve confrontare con un cambiamento deliberato della strategia americana per riequilibrare la domanda globale e gestire i surplus commerciali con i partner.

cambiamenti necessari per la crescita

Secondo l’ex premier, è fondamentale che adesso le politiche strutturali e macroeconomiche subiscano un cambiamento, in modo tale da stimolare la crescita interna. È essenziale che le riforme di mercato siano accompagnate da politiche macroeconomiche efficaci per massimizzare l’aumento della produttività. Draghi ha notato che il concetto di “riforme strutturali” si è evoluto, richiedendo oggi l’incremento della produttività attraverso la riqualificazione professionale piuttosto che la compressione salariale.

un futuro incerto per l’europa

Draghi ha infine avvertito che senza un cambiamento nella struttura dei mercati, l’Europa potrebbe affrontare un futuro di stagnazione economica, in particolare se si considera l’invecchiamento delle società e le passività pensionistiche che pesano sul PIL. Ha sottolineato con fermezza che per mantenere una società inclusiva e sostenibile, è imperativo affrontare sfide significative come il cambiamento climatico e la digitalizzazione.

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