La contesa sull’eredità degli Agnelli si è evoluta in un serio conflitto familiare, implicando una delle più celebri dinastie industriali italiane. Questa intricata disputa legale ha come protagonisti Margherita Agnelli de Pahlen, figlia di Gianni Agnelli e Marella Caracciolo, e i suoi tre figli John, Lapo e Ginevra Elkann. La questione ha guadagnato attenzione mediatica e di recente è stata trattata nel programma Farwest, condotto da Salvo Sottile su Rai3.
la battaglia per l’eredità: madre contro figli
La lotta per il patrimonio degli Agnelli si configura come una vera e propria “guerra” tra madre e figli, in particolare tra Margherita Agnelli e i suoi tre, nati dal matrimonio con Alain Elkann. Questo caso giudiziario complesso è iniziato subito dopo la scomparsa di Gianni Agnelli, avvenuta il 24 gennaio 2003, e ha visto sviluppi sorprendenti e accuse reciproche che hanno condotto le parti in causa in tribunale.
Margherita sostiene che i suoi figli abbiano agito per escluderla dall’eredità, incluso il presunto tentativo di attribuire una residenza in Svizzera a Marella Caracciolo. Tali manovre avrebbero potuto causare, nel 2004, la perdita dei suoi diritti legittimi sulla successione, data la legislazione elvetica che permette accordi successori.
In risposta, Margherita argomenta che sua madre debba essere considerata cittadina italiana, avendo trascorso la maggior parte della sua vita nel paese. Di conseguenza, secondo quanto riportato da Milano Finanza, le sue ragioni legali per rivendicare il patrimonio Agnelli meritano di essere tutelate. La denuncia avviata da Margherita ha attivato un’indagine torinese volto a chiarire la presunta attribuzione di una residenza fittizia da parte dei tre Elkann.
le conseguenze legali: sequestro dei beni
Nell’ambito di questa controversia, lo scorso settembre un giudice del Tribunale di Torino ha deciso per il sequestro di beni del valore di 74,8 milioni di euro, coinvolgendo i tre Elkann, il commercialista di famiglia Gianluca Ferrero e il notaio svizzero Urs von Grunigen. Questa misura è parte di un’inchiesta più ampia sull’eredità di Gianni Agnelli.
I reati contestati includono dichiarazione fraudolenta e frode fiscale. La difesa dei nipoti dell’Avvocato e di Marella Caracciolo (deceduta a Torino nel 2019) ha categoricamente negato tali accuse, evidenziando l’assenza di “tesori nascosti” o residence illusorie volte a ingannare il Fisco italiano. Il legale della famiglia sostiene che Marella Caracciolo risiedeva in Svizzera sin dagli anni Settanta, ben prima della nascita dei fratelli Elkann, dimostrando la sua intenzione di stabilirsi permanentemente all’estero.