Le recenti dichiarazioni di Carlo Conti, direttore artistico del Festival di Sanremo 2025, hanno destato particolare interesse e necessitano di chiarimenti per evitare fraintendimenti. Durante un incontro formativo in Rai dedicato all’analisi delle identità mediatiche e sociali legate a Sanremo, Conti ha affrontato il tema dei testi delle canzoni in gara.
Chiarimento sui temi delle canzoni
Conti ha specificato: “Non ho mai dichiarato di non voler includere brani che trattino argomenti come guerra o migrazione a Sanremo“. In seguito a una domanda ricevuta durante un podcast, il direttore ha commentato come alcuni artisti stiano tornando a esplorare tematiche più intime e personali, come il famigliare, l’amore e il rapporto con i figli. Questa risposta è stata interpretata erroneamente, causando speculazioni infondate.
Conti ha rimarcato l’importanza di una comunicazione accurata, sottolineando che “il festival attira un’enorme attenzione e ogni parola può essere amplificata”. È cruciale che i giornalisti verifichino le informazioni prima di riportarle, per evitare di alimentare malintesi.
Ricordi di Sanremo
Riflettendo sulle sue esperienze passate, Conti ha rammentato il suo primo approccio al festival, avvenuto negli anni ’80 quando, partendo da Firenze, partecipava come inviato per varie radio private. “Cercavo sempre di ottenere un’intervista rubata ai cantanti”, ha raccontato. Oggi, riconosce che Sanremo è diventato un luogo familiare: “l’Ariston è casa“, affermando che l’emozione del passato ha lasciato il posto a una sensazione di comfort e responsabilità.
Conti vive il Festival come una “grande festa della musica” e ha annunciato il prossimo evento dedicato ai giovani talenti, che si svolgerà mercoledì su Rai1, intitolato “Sarà Sanremo“. Questa manifestazione vedrà la presentazione dei 30 artisti in gara e culminerà con l’assegnazione di quattro nuove proposte pronte per calcare il palco dell’Ariston a febbraio.