la bce allenta la politica monetaria: una decisione fondamentale
La Banca Centrale Europea ha intrapreso un’importante azione, riducendo i tassi di interesse di riferimento dello 0,25%. Questa manovra storica, imposta dal graduale controllo dell’inflazione, segna l’inizio di una nuova fase per chi ha acceso un mutuo. Il tasso di deposito scende al 3%, mentre il tasso di rifinanziamento si attesta al 3,15%. Sebbene questa scelta fosse prevista dai mercati, alcuni esponenti politici, tra cui il ministro italiano Antonio Tajani, hanno espresso critiche, dichiarando che un taglio dello 0,50% sarebbe stato più appropriato.
sollievo immediato per i mutuatari
Questa riforma genera un momento di sollievo per i 6,9 milioni di famiglie italiane con un mutuo attivo. Per un mutuo standard a tasso variabile, la rata mensile diminuirà di circa 18 euro, passando da 682 a 664 euro. Questo cambiamento si somma alle riduzioni precedenti, comportando un risparmio totale di 66 euro rispetto all’inizio dell’anno. I pagamenti mensili sono ancora lontani dai 456 euro registrati all’inizio del 2022.
prospettive incoraggianti per il 2025
Secondo le previsioni degli esperti, si prospetta una continuazione della corsa al ribasso anche nel 2025. L’Euribor a 3 mesi, elemento cruciale per i prestiti a tasso variabile, potrebbe scendere al di sotto del 2% entro giugno 2025. Questo provocherebbe una ulteriore diminuzione delle rate mensili, portandole a circa 612 euro nella prima metà dell’anno e a quasi 600 euro entro la fine dello stesso. I mutuatari avrebbero così la possibilità di risparmiare altri 80 euro rispetto alle attuali spese mensili.
rinegoziazione: un’opportunità da cogliere
Per i titolari di mutui già attivi, la possibilità di rinegoziare sta guadagnando importanza. Le migliori proposte di rifinanziamento a tasso fisso, attualmente, partono dal 2,50%, con una rata mensile attorno ai 565 euro. I “mutui verdi” si mostrano ancora più vantaggiosi, con tassi del 2,23% e rate mensili di 548 euro. Attraverso la rinegoziazione, un mutuo variabile a tasso fisso potrebbe comportare un risparmio immediato di 120 euro al mese.
il credito al consumo diventa più accessibile
L’effetto positivo si estende al settore del credito al consumo, dove i tassi medi sono calati all’8,32%, rispetto a oltre il 14% nel 2023. Questo si traduce in un risparmio rilevante: fino a 11.705 euro per il finanziamento di un’auto del valore di 25.000 euro in dieci anni e 167 euro per l’acquisto di una lavatrice da 750 euro in cinque anni.
conclusione: un nuovo accordo per il prestito
Il recente abbassamento dei tassi segna l’inizio di un ciclo più favorevole per i mutuatari. Se la tendenza al ribasso permane, con tassi inferiori al 3%, il risparmio potenziale potrebbe superare gli 80.000 euro su un mutuo di 200.000 euro da estinguere in 25 anni. Questa congiuntura crea una opportunità storica per rinegoziare prestiti già in essere o per acquistare una casa a condizioni più favorevoli. Si raccomanda comunque di monitorare costantemente gli indicatori economici e di valutare l’indebitamento disponibile prima di assumere qualsiasi impegno finanziario.