verdetto della corte d’assise di firenze
La Corte d’assise d’appello di Firenze ha confermato le condanne per Alessandro Panella e Luigi Zabara, ex caporali della Folgore, accusati di omicidio volontario aggravato in concorso per la morte di Emanuele Scieri. Il giovane allievo paracadutista di 26 anni fu trovato senza vita il 16 agosto 1999 nella caserma ‘Gamerra’ di Pisa, tre giorni dopo il decesso.
I giudici, con la sentenza emessa recentemente, hanno inflitto 22 anni di reclusione a Panella, in calo rispetto alla condanna iniziale di 26 anni, e 9 anni e 9 mesi a Zabara, invece dei 18 anni precedenti. La Procura generale aveva richiesto pene più severe, pari a 24 anni per Panella e 16 per Zabara. È stata confermata, inoltre, la provvisionale per i danni a favore della famiglia di Scieri.
In aula, durante la lettura della sentenza, era presente solo Zabara. I due accusati, che hanno sempre sostenuto la loro innocenza, attraverso i loro legali presenteranno ricorso contro questa nuova decisione, una volta che le motivazioni saranno rese note entro 90 giorni.
famiglia scieri: “giustizia è stata fatta”
L’avvocato Alessandra Furnari, rappresentante legale della famiglia di Emanuele Scieri, ha espresso soddisfazione per la conferma della condanna in secondo grado. “La sentenza ha riconfermato la verità riguardo alla ricostruzione di quella notte, confermando la responsabilità dei due imputati. È stata fatta giustizia nel ricordo di un giovane che ha perso la vita barbaramente”, ha dichiarato.
Francesco Scieri, fratello della vittima e presente in aula, ha evidenziato l’importanza della verità accertata dai giudici, che hanno restituito giustizia e onore a Emanuele.
il caso scieri e le sue implicazioni
Riaperto nel 2017 dalla Procura di Pisa, il caso ha condotto alla sentenza di primo grado il 13 ottobre 2023. Secondo la ricostruzione, Scieri subì atti di nonnismo da parte degli anziani della caserma, nonostante si trovassero formalmente in licenza. Nella serata del 13 agosto 1999, gli imputati, insieme a un terzo commilitone, dopo aver aggredito Scieri, lo costrinsero a salire sulla torre di asciugatura dei paracaduti e, dopo aver messo pressione sulle sue dita, lo fecero cadere. La caduta portò alla morte della recluta.
Emanuele Scieri, originario di Siracusa e laureato in giurisprudenza, aveva 26 anni al momento della chiamata alle armi nel luglio 1999. Dopo il Centro addestramento reclute a Firenze, fu trasferito alla caserma Gamerra. Rientrò in caserma il 13 agosto e, non rispondendo al contrappello delle 23.45, venne dato per assente, nonostante i colleghi avessero riferito del suo ritorno. Il suo corpo fu rinvenuto solo il 16 agosto.
La vicenda ha avuto un impatto significativo non solo sulla famiglia di Scieri, ma sull’opinione pubblica, svelando pratiche di nonnismo e maltrattamenti all’interno delle forze armate.
principali protagonisti della vicenda
- Alessandro Panella
- Luigi Zabara
- Emanuele Scieri
- Francesco Scieri
- Avvocato Alessandra Furnari
- Andrea Antico