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Il Luigi Di Maio, membro del Collegio dei probiviri del Movimento 5 stelle, ha espresso commenti incisivi riguardo ai recenti sviluppi interni al partito, scaturiti dal voto di ieri.
Secondo Toninelli, il voto all’interno del M5S era già previsto: “Conte ha condotto una consultazione puramente ratificatoria, decidendo in anticipo i dettagli. Beppe Grillo, però, non si arrenderà. Ieri, si è ballato sull’agonia di un leone, un gesto di esultanza da parte di chi ha perso. Grillo si riprenderà il simbolo, e Conte sarà costretto a formare un proprio partito”.
Toninelli ha sottolineato che un M5S privo della restrizione ai due mandati, uno dei principi fondamentali del movimento, non può ritenersi autentico. “È impossibile convincere gli elettori che questa sia la vera essenza del Movimento 5 Stelle, specialmente dopo le promesse fatte durante la campagna elettorale del 2022, quando Conte dichiarava ‘siamo diversi dagli altri'”.
È necessario comunque riconoscere quanto accaduto dopo il voto: “La nostra passione per la politica, legata al principio dei mandati, ci porta a soffrire, ma questa sofferenza può generare una speranza per un nuovo inizio”. Toninelli prevede un’azione legale da parte di Grillo per rivendicare il simbolo, che appartiene a lui, poiché Conte lo ha appropriato indebitamente.
In questo momento decisivo, Toninelli sollecita la base a distaccarsi dal partito di Conte: “È un passo necessario”. Concludendo, ribadisce il suo disinteresse verso il M5S attuale: “Questo partito non rappresenta più il nostro movimento”.
- Danilo Toninelli
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